Turiste uccise in Marocco, arrestate altre cinque persone filo-jihadiste

Altri cinque sospetti sono finiti in manette per l'omicidio delle due turiste scandinave a Imlil, alle pendici del monte Toubkal. Sale così a 18 il numero di persone...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Altri cinque sospetti sono finiti in manette per l'omicidio delle due turiste scandinave a Imlil, alle pendici del monte Toubkal. Sale così a 18 il numero di persone che, secondo le indagini del BCIJ, l'ufficio centrale di indagini giudiziarie, potrebbero essere coinvolte a vario titolo nell'orrenda fine di Louisa Vestergager Jespersen, danese di 24 anni e di Maren Ueland, svedese di 28.


Se le accuse fossero confermate, si profilerebbe una rete di malavitosi, secondo gli inquirenti «ispirata all'Isis» e «sotto l'influenza dell'emiro del terrore, Abu Bakr al Baghdadi», ma non direttamente collegata all'autoproclamato Stato islamico. È Abdelhak Khiame, il capo del BCIJ, che lo ha affermato in un'intervista pubblicata nei giorni scorsi. Per i primi quattro arrestati è stato trovato un video nel quale i presunti assassini prestano giuramento all'Isis di cui si dicono «soldati». Non ci sarebbero però al momento evidenze del fatto che l'omicidio sia stato commesso in coordinamento con i terroristi attivi in Siria, Iraq o Libia.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero