Marina Ovsyannikova, per la Russia l'atto della giornalista è «teppismo». La risposta dell'Ue: «È un esempio di coraggio»

La giornalista arrestata è adesso scomparsa e il suo caso continua a far rumore

Marina Ovsyannikova, per la Russia l'atto della giornalista è «teppismo». La risposta dell'Ue: «È un esempio di coraggio»
Mentre l'Europa e l'Ucraina applaudono il coraggio di Marina Ovsyannikova, la giornalista russa che ha protestato in diretta tv contro la guerra, Mosca ha definito la...

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Mentre l'Europa e l'Ucraina applaudono il coraggio di Marina Ovsyannikova, la giornalista russa che ha protestato in diretta tv contro la guerra, Mosca ha definito la sua irruzione «teppismo». La Russia e l'occidente si spaccano ancora davanti al caso del momento.

La reporter ha invitato i cittadini a non credere alla propaganda pro-Putin del tg ed è un «esempio» di coraggio, ha detto il portavoce del Seae Peter Stano, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. Ovsyannikova, continua Stano, «ha preso una posizione molto coraggiosa», sfidando «le bugie» della propaganda del Cremlino.

 

 

Efj chiede il rilascio immediato

La giornalista è stata «arrestata» dopo il suo gesto in tv e adesso «è scomparsa», tanto che i suoi avvocati non riescono a rintracciarla. «Per quanto riguarda le azioni di questa donna, è teppismo», ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, elogiando Channel One per quella che ha definito la sua programmazione di qualità, oggettiva e tempestiva. 

La Federazione europea dei giornalisto (Efj) ha chiesto invece il «rilascio immediato» della giornalista russa Marina Ovsyannikova, arrestata dopo avere fatto irruzione ieri durante l'edizione serale del tg dell'emittente Channel One per protestare contro l'invasione dell'Ucraina. «L'Efj rende omaggio al coraggio di Marina Ovsyannikova che ha agito come una vera giornalista nonostante la censura imposta dal Cremlino e la macchina propagandistica del regime di Putin», ha affermato il segretario generale dell'Efj, Ricardo Gutiérrez.

L'ONU: «Garantire che non subisca rappresaglie»

Le Nazioni Unite chiedono alle autorità russe che la giornalista anti-guerra, scomparsa dopo aver interrotto un notiziario in diretta sulla tv Channel One, non sia punita per aver esercitato il suo diritto alla libertà di parola. Lo riferisce il Guardian online. Ravina Shamdasani, portavoce delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha chiesto che le autorità garantiscano che la donna «non subisca rappresaglie».

 

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Il Messaggero