Per nove anni la scomparsa di Benedetta "Beth" Bentley, di Woodstock, in Illinois, è rimasta avvolta nel mistero. Aveva 41 anni, aveva tre bimbi, e quel weekend...
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Secondo la ricostruzione della polizia, Beth aveva detto ai parenti che sarebbe andata nel Wisconsin il 20 maggio 2010 per passare il fine settimana. Invece andò a Mount Vernon, in Illinois, con Jenny Wyatt, sua amica e collega del marito che lavorava in uno studio legale. Beth e Jenny si incontrarono con il fidanzato di quest'ultima e altre persone e trascorsero i successivi tre giorni in una casa vicino a un lago.
Il 23 maggio 2010, interrogata per la scomparsa di Beth, Jenny dichiarò di averla lasciata alla stazione, dove l'amica avrebbe dovuto salire a bordo di un treno per tornare a casa. Beth, però, non salì mai su quel treno. Da quel giorno non fu registrata mai più alcuna attività sul suo telefono, sul suo conto bancario e sulle sue carte di credito. Jenny venne incriminata per intralcio alla giustizia e per falsa testimonianza, ma le accuse vennero successivamente ritirate.
Un mistero lungo nove anni che ha portato un giudice ad accolgliere, nel dicembre 2017, la richiesta fatta dal marito di Beth, Scott Bentley, e dai tre figli per morte presunta. Ma la verità è ancora lontana. Cosa sia successo durante quel weekend rimane avvolto da una fitta coltre di mistero. Ancora oggi non è chiaro come sia morta Beth, né se si riuscirà mai a saperlo. «Stiamo cercando di vivere nel modo più normale possibile - ha detto Scott - La vita non si ferma. Siamo riusciti a farcela». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero