Schiaffo a Macron: 4 mesi di carcere all'aggressore. «Volevo lanciargli un uovo o una torta alla crema»

L'uomo che ha dato uno schiaffo al presidente francese Emmaunel Macron è stato condannato a diciotto mesi di carcere, 14 dei quali con la condizionale e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

L'uomo che ha dato uno schiaffo al presidente francese Emmaunel Macron è stato condannato a diciotto mesi di carcere, 14 dei quali con la condizionale e 4 da scontare. Questa la condanna inflitta in Francia oggi dal tribunale per direttissima a Damien Tarel. «In cavalleria, non ci piacciono le bugie»: così ha risposto Tarel alla presidente del tribunale. L'imputato ha aggiunto che secondo lui « Macron rappresenta benissimo la decadenza del nostro paese» ammettendo poi di aver compiuto un gesto «impulsivo» «non controllato a livello fisico». Tarel ha aggiunto di aver voluto fare «qualcosa di clamoroso» ma di averci poi «ripensato». Ha ammesso che lo schiaffo è stato «piuttosto violento». «Come lo spiego? È stata la sorpresa di vederlo venire verso di me», ha aggiunto. Tarel ha poi detto che, giorni prima, aveva pensato di «lanciare un uovo o una torta alla crema» contro il presidente.

Le reazioni della politica francese

Dell'incidente ha parlato subito in Parlamento anche il premier Jeax Castex: «Lancio un appello a un risveglio repubblicano, ci riguarda tutti, ne va delle basi della nostra democrazia». Coinvolto ieri in una polemica per aver evocato gravi violenze nella settimana che precederà le presidenziali del 2022, Jean-Luc Melenchon, leader della sinistra radicale de "La France Insoumise", è stato il primo a reagire: «Solidarietà al presidente. Ora cominciate a capire che i violenti passano all'azione?».

«È inammissibile attaccare fisicamente il presidente della Repubblica. Io sono la prima avversaria di Emmanuel Macron, ma lui è il presidente: possiamo combatterlo politicamente, ma non possiamo permetterci minimamente di aggredirlo fisicamente», ha scritto invece su Twitter Marine Le Pen, presidente del partito di estrema destra Rassemblement National.

 

 

«È idiozia. E quando l'idiozia si unisce alla violenza, diventa inaccettabile»: lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, rispondendo alle domande - durante un ennesimo bagno di folla a Valence al fianco della consorte Brigitte - di giornalisti e gente comune dopo l'episodio dello schiaffo subito oggi pomeriggio. Macron afferma di non avere «nessuna paura» a tornare in mezzo alla gente dopo l'aggressione: «io continuerò ad andare ovunque - ha detto - vado sempre a contatto della gente, a distanza di arrabbiatura, come dico io. E ci tengo. La gente mi esprime la sua rabbia, a volte la sua delusione, e io sono sempre lì. Non bisogna cedere nulla di fronte alla violenza».

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero