Londra, incendio della Grenfell Tower: per Gloria e Marco offerto risarcimento di 69mila euro

Oggi, 12 giugno, è il termine ultimo per presentare le domande di risarcimento al processo londinese sull’incendio del grattacielo “Grenfell Tower”...

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Oggi, 12 giugno, è il termine ultimo per presentare le domande di risarcimento al processo londinese sull’incendio del grattacielo “Grenfell Tower” costato la vita alla giovane coppia, Gloria Trevisan di Camposampiero e Marco Gottardi di San Stino di Livenza (Venezia), entrambi di 27 anni. L’avvocato della famiglia Trevisan, la veronese Maria Cristina Sandrin, in questi giorni sta cercando, assieme agli studi legali incaricati dalle famiglie delle altre vittime, di trovare una soluzione extragiudiziale. Il legale non è affatto soddisfatto delle cifre che sembrano profilarsi.


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«Le cifre indicate rispetto alle persone che hanno perso la vita quella maledetta notte di tre anni fa oscillano tra 10 mila e 60 mila sterline, circa 69 mila euro - afferma l’avvocato Sandrin.- Per noi sono risarcimenti irrisori e faremo di tutto per alzare l’indennizzo. La cautela, in questi casi, è doverosa perché siamo molto lontano dal termine del processo. Considerato il fatto che la fine dell’inchiesta non avverrà prima di 9 mesi, è impossibile azzardare ogni previsione più precisa. In Inghilterra - aggiunge l’avvocato Sandrin, fin dalle prime ore a fianco della famiglia Trevisan - è molto considerato il danno psicologico. Il mio staff punta su questo aspetto perché i genitori di Gloria, la notte dell’incendio con le drammatiche ultime telefonate di addio tra la mamma Emanuela e la figlia, hanno subito un vero e proprio shock psicologico di un impatto devastante».
ACCORDO

L’avvocato Sandrin negli ultimi 10 giorni è la protagonista di una febbrile attività per trovare un accordo extragiudiziale che potrebbe andare bene a tutti. I legali incaricati dalle famiglie colpite dall’incendio della Grenfell Tower hanno già individuato le società responsabili del disastro londinese: la causa principale del processo, già peraltro avviata, è nei confronti del colosso Arconic per quanto concerne i pannelli di rivestimento del grattacielo inglese. In secondo luogo, un’altra causa riguarda la Whirlpool, anche se, per l’avvocato Sandrin, è difficile provare il nesso tra i problemi di un frigorifero che avrebbe provocato il corto circuito iniziale e le fiamme che poi hanno avvolto il grattacielo. Inoltre ci sono altre società e soggetti citati in giudizio: la capofila è la società Rbkc, proprietaria dell’immobile, a seguire ci sono i vigili del fuoco e le autorità di pianificazione delle emergenze, lo studio E, gli architetti che hanno progettato la facciata del grattacielo, la Rydon, la ditta degli appaltatori principali, la Harley, società sub appaltatrice specialista del rivestimento, la Exova degli ingegneri antincendio, la Celotex, fabbricante dei pannelli isolanti e il dipartimento HO responsabile immigrazione della sicurezza e della costruzione degli alloggi per le comunità.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero