Conte ha avuto questo pomeriggio una lunga e articolata conversazione con il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. Al centro dei colloqui i bilaterali, la crisi...
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Intanto proseguono i raid aerei di Haftar che «hanno colpito una farmacia e negozi commerciali nella città di Zawiya»: lo afferma l'ufficio media delle forze militari di Tripoli, affermando che nei raid ci sono «morti e feriti, tra cui donne e bambini». Le vittime sono confermate anche dal centro di emergenza e supporto medico della città a circa 50 km ad ovest della capitale. Un altro raid, riferiscono i media locali, ha colpito il porto nei pressi della raffineria, la più importante dell'ovest libico.
Caso Regeni e crisi libica, telefonata Conte- Al Sisi: «Urge rilancio della collaborazione»
La situazione in Libia resta estremamente fragile. L'Italia, che appoggia il governo di al Serraj riconosciuto dalla comunità internazionale, rimane ferma nella convincione che la soluzione non possa essere di tipo militare. Tuttavia la Turchia di Erdogan, dopo aver firmato un memorandum con al Serraj per l'istituzione di un "corridoio" marittimo tra i due paesi, ribadisce di essere pronta a fornire supporto armato. Tripoli ha formalmente chiesto l'intervento militare di Ankara.
Erdogan ha affermato che il governo libico sostenuto dalle Nazioni Unite ha chiesto ad Ankara di inviare truppe turche per aiutare le autorità di Tripoli a difendere la città da un'offensiva delle forze rivali. A gennaio il parlamento turco voterà su un eventuale invio di truppe in Libia contro le forze del generale Khalifa Haftar. La mozione sarà presentata alla ripresa dei lavori parlamentari, il 7 gennaio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero