Davos, summit sul capitalismo responsabile con Trump e Greta

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MILANO Quasi tremila leader di 117 Paesi si daranno appuntamento la...

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MILANO Quasi tremila leader di 117 Paesi si daranno appuntamento la settimana prossima a Davos per la 50esima riunione annuale del World Economic Forum che si terrà dal 21 al 24 gennaio. Il summit quest'anno si concentrerà sullo 'stakeholder capitalism', il capitalismo responsabile, come modo per fare fronte alle grandi sfide mondiali, dalle divisioni sociali causate dalla disparità di reddito alla polarizzazione politica, fino alla crisi climatica. Come ogni anno, ci saranno gli indiscussi protagonisti dello scenario globale. Tra di loro spiccano il presidente Usa Donald Trump, la numero uno della Bce Christine Lagarde e la presidente della commissione Ue Ursula Von der Leyen, Tra i leader europei ci saranno la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Tra le figure più emblematiche del nostro tempo, ci sarà la giovanissima attivista ambientale svedese Greta Thunberg, che parteciperà a uno dei primi dibattiti di martedì prossimo. A fare da filo conduttore al Forum sarà il 'Davos Manifesto 2020', un documento che prende spunto dal Davos Manifesto del 2073, che per la prima volta ha definito il concetto di 'stakeholders' (letteralmente le parti interessate, coinvolte), ovvero che le aziende devono servire gli interessi dell'intera società piuttosto che solo i loro azionisti. Il 'Davos Manifesto 2020' fornisce una visione su questioni tra le più scottanti dei nostri tempi, quali l'equa tassazione, la tolleranza zero nei confronti della corruzione, la retribuzione dei top manager e il rispetto dei diritti umani. 'Le aziende devono fare proprio lo 'stakeholder capitalism', che significa non solo massimizzare i profitti, ma utilizzare anche le capacità e le risorse in collaborazione con i Governi e la società civile per rispondere alle sfide di questo decennio. Devono contribuire in modo attivo a un mondo più coeso e sostenibilè, ha sottolineato Klaus Schwab, Fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum. Il programma di quest'anno (descritto in 116 pagine) punta ad ottenere il massimo impatto per la collaborazione pubblico-privato in sei principali aree di attività: l'ecologia, l'economia, la società, l'industria, la tecnologia e la geopolitica. Il Wef prevede che durante il meeting ci saranno 'significativi progressi in vari temi, in particolare nei campi dell'impresa responsabile e della mobilità sociale e ambientalè. Tra le iniziative che saranno lanciate a Davos ci sarà quella che punta a piantare un trilione di piante nel prossimo decennio e di fornire a 1 miliardo di persone le competenze necessarie per la Quarta Rivoluzione Industriale.
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Il Messaggero