La primavera di Kiev: con il primo caldo i cittadini prendono d'assalto le spiagge sul fiume Dnepr

La capitale ucraina, che solo 7 giorni fa veniva colpita da un raid, si sta gradualmente riappropriando della sua vita

La primavera di Kiev, caldo asfissiante e i cittadini prendono d'assalto le spiagge sul fiume Dnepr
Il sole splende, il termometro dice 34° e allora, anche se c'è una guerra in corso, concedersi un giornata in spiaggia non è poi così assurdo. I...

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Il sole splende, il termometro dice 34° e allora, anche se c'è una guerra in corso, concedersi un giornata in spiaggia non è poi così assurdo. I cittadini di Kiev nel weekend hanno preso d'assalto le rive del fiume Dnepr, approfittando del caldo, ma soprattutto di una fase del conflitto in cui le manovre belliche sembrano essersi spostate tutte a est. Le spiagge sono ben attrezzate: ci sono stabilimenti balneari, campi di beach volley, aree verdi per rilassarsi. Così i residenti della capitale ucraina, nonostante l'umore non possa essere dei migliori, hanno deciso di ritagliarsi qualche ora di normalità.

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La primavera di Kiev: con il caldo torrido i cittadini prendono d'assalto le spiagge

Le immagini, immortalate da numerosi fotografi o condivise sui social dai cittadini, mostrano un clima apparentemente disteso. In tanti hanno voluto approfittare di questa primavera decisamente calda per prendere il sole, ma soprattutto per regalare ai più piccoli una giornata di spensieratezza. C'è chi porta a spasso il cane, chi fa il bagno, chi gioca a palla con gli amici. L'incubo della guerra resta sullo sfondo, ma con l'ondata di caldo che ha colpito anche l'Ucraina per molti restare a casa era impossibile. Le immagini dei cittadini rifugiati nei tunnel della metro, del resto, sono ancora scolpite nella mente di tutti.

 

 

Il ritorno alla "normalità" di Kiev

Kiev, che solo sette giorni fa veniva colpita da un missile dopo settimane di calma apparente, si sta gradualmente riappropriando della sua vita: c'è un coprifuoco dalle 23 alle 5, ma nelle restanti ore bar e ristoranti sono regolarmente aperti. Ogni giorno sulle app arrivano allarmi di raid aerei, a cui però non seguono praticamente mai esplosioni. I cittadini di Kiev si sono abituati anche a questo.

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Il Messaggero