Kazakistan nel caos per il rincaro del gas: 8 poliziotti morti e 347 feriti in due giorni di rivolte. Il caso del cosmodromo di Bajkonur

Kazakistan nel caos per il rincaro del gas: 8 poliziotti morti e 347 feriti in due giorni di rivolte. Il caso del cosmodromo di Bajkonur
Sale il bilancio di sangue delle rivolte nel Kazakistan per il rincaro del prezzo del gas. Otto tra soldati e agenti di polizia sono morti durante le proteste di oggi  contro...

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Sale il bilancio di sangue delle rivolte nel Kazakistan per il rincaro del prezzo del gas. Otto tra soldati e agenti di polizia sono morti durante le proteste di oggi  contro il caro gas e altri 317 sono rimasti feriti. Lo ha reso noto il ministero dell'Interno di Nur Sultan.

Che ci fossero già stati molti morti e feriti lo aveva già detto  il presidente Kassym-Jomart Tokayev durante un discorso in tv al paese piombato nel caos.

«Ci sono stati morti e feriti - ha affermato - la situazione minaccia la sicurezza di tutti gli abitanti di Almaty (la capitale finanziaria del Kazakistan ed epicentro delle proteste, ndr) e non può essere tollerata». Tokayev, ha sottolineato che la risposta delle forze di sicurezza contro chi trasgredisce la legge sarà «la più dura possibile».

Ha anche annunciato che presto renderà noto un pacchetto di riforme e ha smentito le voci che lo vogliono in procinto di lasciare il Paese dicendo che «è mio dovere costituzionale essere dalla parte delle persone. Insieme supereremo questa pagina oscura della storia del Kazakistan».

Intanto  un gruppo di manifestanti ha fatto irruzione nell'ufficio del sindaco ad Almaty, la capitale finanziaria del Kazakistan, con spari uditi nelle vicinanze e fumo che si leva dall'interno dell'edificio. Lo ha riferito un corrispondente dell'agenzia Sputnik presente sul posto, secondo cui i dimostranti, che protestano contro il caro-gas, hanno rotto le finestre al piano terra e poco dopo sono stati esplosi colpi d'arma da fuoco. Anche l'aeroporto di Almaty risulta occupato.

Nel Paese, il più vasto fra quelli eemersi dal crollo dell'Urss,  un quinto della popolazione è russofona e molti analisti ipotizzano scenari simili a quelli ucraini del Donbass, con la Russia che non mancherà di fare sentire la sua influenza.

 

 

Il cosmodromo

Che accadrà in caso di tracollo del Kazakistan all'enclave russa ("Città chiusa") in Kazakistan che ospita lo storico cosmodromo di Bajkonur, gestito dall'Agenzia spaziale russa ma utilizzato anche da agenzie e società occidentali come l'Agenzia spaziale europea e l'Agenzia spaziale europea? Quest'anno, ad esempio, è in calendario anche il lancio della seconda parte della missione Exomars dell'Esa.  Bajkonur, dispersa nella steppa kazaka, si trova a 550 chilometri dal confine russo e la sua popolazione è in gran parte russofona. 

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Il Messaggero