Controlli incrociati con cellulari, carte di credito e l'utlizzo delle telecamere di sicurezza piazzate in molti angoli delle città. Israele metterà in campo le...
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LE LINEE GUIDA
Secondo le linee guida votate ieri, i potenti strumenti di tracciamento a disposizione dello Shin Bet potranno essere utlizzati esclusivamente in alcuni casi come la caccia ad un possibile diffusore del virus, nella gestione dell'emergenza in zone dove si sta sviluppando un livello di contagio piuttosto alto o quando è necessario ricostruire tutti i contatti di una determinata persona risultata positiva al virus. In realtà, le maglie della legge sono abbastanza larghe. Ma questo perché, secondo il governo di Gerusalemme, il momento impone scelte drastiche. Anche a costo di sacrificare, dove necessario, pezzi di privacy dei cittadini.
In realtà, questa strada presa dal governo sembra non piacere del tutto ai servizi segreti. Nei giorni scorsi, infatti, un'emittente televisiva ha divulgato la registrazione riservata di un intervento del capo dello Shin Bet,
Nadav Argaman, durante una seduta di governo in cui esprimeva contrarietà al ricorso alla sua agenzia per un'incombenza di carattere civile. La preoccupazione degli 007 è che con questa legge i servizi segreti finiscano per utilizzare energie per il virus sottraendole a quello che il loro obiettivo principale: la difesa di Israele dal terrorismo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero