Pillole di iodio antiradiazioni, vendite boom in alcuni Paesi europei: perché sono (in parte) utili

La battaglia a Zaporizhzhia ha fatto scattare l'allarme, ora si teme il disastro ambientale

Pillole di iodio antiradiazioni, vendite boom in alcuni Paesi europei: perché sono (in parte) utili
In Ucraina si combatte a due passi dalle centrali nucleari. L'allarme era scattato la settimana scorsa, quando le forze russe sono penetrate a Chernobyl e hanno conquistato la...

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In Ucraina si combatte a due passi dalle centrali nucleari. L'allarme era scattato la settimana scorsa, quando le forze russe sono penetrate a Chernobyl e hanno conquistato la centrale nucleare, provocando un innalzamento delle radiazioni. Stanotte la battaglia si è fatta intensa anche attorno alla centrale di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa. E la paura del disastro ambientale ha fatto impennare le vendite delle pillole anti-radiazioni, a base di iodio.

In Belgio, dove sono presenti ben sette reattori (che verranno spenti nel 2025), le compresse di ioduro di potassio vengono distribuite gratuitamente dalle farmacie su semplice presentazione della carta d’identità. Secondo un report dei farmacisti belgi, la scorsa settimana in tutto il Paese sono state consegnate 1.500 scatole da 10 compresse.

 

 

 

In Belgio boom di domande

In Belgio la preoccupazione per la situazione centrali nucleari è altissima. Venerdì e sabato la domanda è salita a 4 mila confezioni al giorno e si stima che lunedì le consegne abbiano toccato quota 30 mila. Il record storico di pillole allo iodio venduto risale al 2018, quando vennero consegnate 45 mila confezioni al giorni. Una quota non distante alla situazione attuale. L'Agenzia federale belga per il controllo nucleare ha rassicurato la popolazione spiegando che «l'attuale situazione in Ucraina non richiede l'uso compresse di iodio».

 

Perché le pillole allo iodo aiutano contro le radiazioni

Perché le pillole allo iodio possono essere un rimedio utile contro le radiazioni? Se lo iodio radiottivo viene rilasciato nell'aria - si legge su un articolo di "Le Soir" - l'assunzione di ioduro di potassio «satura la ghiandola tiroidea, prevenendo così l'assorbimento di iodio radioattivo» e il conseguente «rischio di cancro alla tiroide». Tuttavia «le pastiglie di iodio non offrono protezione contro altre sostanze radioattive» dalle quali, in caso di emergenza, è necessario ripararsi. Inoltre, le compresse sono indicate solo per determinate fasce d'età. E in caso di fuoriuscita di radiazioni, i minori di 18 anni, in particolare i più piccoli, sono maggiormente a rischio di sviluppare tumori.

 

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Il Messaggero