OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
LONDRA Lucy Letby, un'infermiera di 33 anni, è stata dichiarata colpevole di avere ucciso sette bambini nati prematuri e di avere cercato di ucciderne altri sei, tra il 2012 e il 2016, al Countess of Chester Hospital di Chester, in Inghilterra. È la peggiore serial killer di bambini nella storia inglese moderna. Ora si indagherà su altri 4.000 neonati con cui potrebbe essere venuta in contatto, ma questo non cambierà la sua pena: il giudice Goss, dopo la deliberazione della giuria, le ha già preannunciato che la condannerà all'ergastolo.
FIDUCIA Quando fu arrestata nel 2018 a stupire tutti fu il suo aspetto da ragazza normale, molto carina, con un bel sorriso aperto e affettuoso. Ispirava fiducia, chiunque le avrebbe affidato i propri bambini. In ospedale invece uccideva e cercava di uccidere quelli nati prematuri iniettando aria nel loro corpo, infilandogli tubi di metallo o di plastica in gola, procurandogli overdosi di latte o di insulina. Alcuni dei bambini che ha ucciso stavano nel palmo della sua mano. Il capo della giuria ha fatto l'elenco delle vittime, elencandole con i nomi di Baby A, Baby B, Baby C, fino a Baby P, l'ultima assassinata il 24 giugno 2016. In alcuni casi Lucy è stata dichiarata non colpevole, in sette colpevole di omicidio, in sei di tentato omicidio. I sopravvissuti, hanno detto i genitori in una dichiarazione comune letta dopo la sentenza, soffrono ancora oggi pene indicibili e avranno bisogno di cure per tutta la vita. Lucy era molto affettuosa con i parenti dei bimbi che aveva soppresso e si offriva di lavare, vestire e fotografare le sue vittime. Chiedeva ai genitori se volessero prendere e conservare le impronte delle mani e dei piedi dei neonati o scattare un'ultima foto. A volte scriveva loro lettere affettuose, piene di compassione. In un messaggio, descrisse la disperazione di un padre che non voleva che lei portasse il suo bambino all'obitorio: «Piangeva sul pavimento, non ci sono parole, è terribile».
PELUCHE Nella sua stanza c'erano orsetti di peluche, un diario con cagnolini e fiori, e molti fogli pieni di appunti.
DUBBI C'erano state segnalazioni e c'erano gli elenchi delle presenze in rapporto alle morti di neonati che parlavano da soli. Intervistato dal Guardian, il dottor Stephen Brearey ha accusato l'ospedale di negligenza per avere mantenuto l'infermiera in servizio nonostante le sue segnalazioni: «Tutti gli eventi dal maggio 2016 in poi sarebbero stati evitabili se i dirigenti avessero agito in modo appropriato». Letby è stata invece rimossa dall'unità neonatale solo all'inizio del luglio 2016, dopo la morte di due gemelli di un parto trigemino avvenuta a 24 ore l'uno dall'altro. Pagherà per quello che le sue turbe mentali l'hanno portata a fare, ma chi ha ignorato gli allarmi è forse più colpevole di lei.
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero