I fratelli Klitschko, dalla boxe alle armi: «Combatteremo una guerra sanguinosa per difendere il nostro Paese»

Vitali Klitschko, ex campione dei pesi massimi di pugilato, dal 2014 è il sindaco di Kiev, assieme a suo fratello, Wladimir campione di boxe, combatterà contro la Russia

I fratelli Klitschko, dalla boxe alle armi: «Combatteremo una guerra sanguinosa per difendere il nostro Paese»
In Ucraina continuano gli attacchi dell'esercito russo, Kiev è sotto i bombardamenti e le truppe di Putin  stanno tentando di sfondare la resistenza dei militari...

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In Ucraina continuano gli attacchi dell'esercito russo, Kiev è sotto i bombardamenti e le truppe di Putin  stanno tentando di sfondare la resistenza dei militari ucraini per portare la guerra nel cuore dalla città. La legge marziale obbliga la chiamata alle armi per qualsiasi cittadino di sesso maschile in grado di impugnare un fucile e le immagini di famiglie che si salutano sono strazianti. 

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Ucraina, i fratelli Klitschko prendono le armi

Non c'è tempo nè tregua alla guerra scoppiata in Uncraina. «Non abbiamo altra scelta che prendere le armi e combattere». Così Vitali Klitschko, ex campione dei pesi massimi di pugilato, sindaco dal 2014 della capitale colpita a tappeto dai missili, assieme a suo fratello, Wladimir Klitschko, altro campione boxe mondiale, è già arruolato come riservista nell'esercito ucraino hanno annunciato che combatteranno per il loro Paese (pur essendo nati in Kirghizistan e in Kazakistan). Era stato ieri il Presidente Volodymyr Zelensky, a lanciare: «daremo armi a chiunque voglia difendere il Paese. Siate pronti a sostenere l’Ucraina nelle piazze delle nostre città. Ogni volontario potrà avere le armi». I fratelli Klitschko combatteranno una guerra dopo centinaia di round.

 

Chi sono Vitali e Wladimir

Una carriera fatta di riconoscimenti importanti, sul ring hanno lasciato il segno e ora Iron fist (pugno di ferro) e Steel hammer (martello d'acciaio)  combatteranno insieme per la patria in armi. Vitali Klitschko, nato nel 1971, ha detenuto i titoli WBC, WBO e The Ring. Non è mai stato sconfitto per ko ed è stato il primo campione del mondo di boxe a possedere un dottorato di ricerca. Il suo record: 47 (42 ko) vittorie, 2 sconfitte.

 

Wladimir Klitschko, 1976, ha detenuto le cinte WBA, IBF e WBO e vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atlanta del 1996. Si è ritirato nel 2017 dopo la sconfitta contro Anthony Joshua a Wembley. Record: 64 (53 per ko) vittorie, 5 sconfitte. Vitali ha sposato Natalia, ex atleta e modella. Wladimir è separato dall'attrice Hayden Panettiere (il volto di Amanda Knox nel film sul caso Meredith Kercher).

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«Distruzione e morte si abbattono su di noi. Non possiamo stare fermi senza lottare. Non possiamo permettere tutto ciò», spiega Wladimir ai media. «Siamo pronti a prendere le armi», aggiunge Vitali che non vuole proprio tirarsi indietro nè da politco mè tantomeno da cittadino. . 

La famiglia

Vitali e Wladimir sono figli di Wladimir Rodionovich Klitschko, colonnello dell’Armata Rossa morto a causa di un tumore nel 2011. Il padre era a Chernobyl da comandante nei giorni del disastro nucleare. Si occupò delle operazioni di pulizia. 

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Le dichiarazioni

«Devo farlo. Combatterò una guerra sanguinosa per difendere il mio Paese. Credo nell’Ucraina, nella mia gente», ha detto alla trasmissione dell’emittente ITV Vitali. Da settimane con il sindaco e il fratello lanciavano appelli per la de-escalation pubblicati sui social. Wladimir si era già arruolato tra i riservisti nella Brigata di difesa territoriale di Kiev. 

 

 

«Quella che stiamo vivendo non è la ‘guerra dell’Ucraina’ ma la guerra di Putin. Dietro la nebbia delle ultime settimane si nascondevano meticolosi preparativi per mettere in moto un piano che era stato elaborato da mesi. Ora, il presidente russo sta usando la retorica bellica, nella più pura tradizione bolscevica, e sta riscrivendo la storia per giustificare la sua ridistribuzione dei confini. Ha chiaramente in mente di distruggere lo stato ucraino e la sovranità del suo popolo. Il popolo ucraino è forte, desidera sovranità e pace. E rimarrà fedele a se stesso in questa terribile prova. Questa guerra contro il mio paese non è solo il risultato della follia di un uomo, ma anche il risultato di anni di debolezza nelle democrazie occidentali. Questa follia deve essere fermata ora intensificando i deterrenti».

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Il Messaggero