Giudice fa abortire una 25enne disabile: «Ha l'età mentale di una bimba di 6 anni», il vescovo: «Diritti violati»

Una corte giudiziaria del Regno Unito ha imposto l'aborto a una giovane donna con difficoltà di apprendimento contro la sua volontà. La donna,...

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Una corte giudiziaria del Regno Unito ha imposto l'aborto a una giovane donna con difficoltà di apprendimento contro la sua volontà. La donna, come riportato dal quotidiano Guardian, ha circa 25 anni ma i medici le accreditano le capacità mentali di una bambina tra i 6 e i 9 anni. Aveva espresso esplicitamente il desiderio di portare avanti la gravidanza - arrivata alla 22esima settimana - allo stesso modo di sua madre. Entrambe lo avevano riferito all'assistente sociale che segue la giovane anche davanti Nathalie Lieven, giudice della "Court of Protection" di Londra, che alla fine della scorsa settimana ha stabilito che quel parto non s'ha da fare.


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«È straziante» ha affermato il giudice Lieven «sono assolutamente conscia che ordinare a una donna d'interrompere la gravidanza contro quella che appare la sua volontà è un'intrusione enorme
». Tuttavia ha sostenuto di averlo fatto nel presunto «interesse» della madre stessa «e non della società». Ad alimentare le critiche c'è del resto il fatto che la Lieven non si è lasciata convincere neppure dall'impegno della futura nonna di prendersi cura di figlia e nipote solo perché di origini straniere e quindi soggetta, in teoria stando al verdetto, a potere dover lasciare in futuro il Regno Unito.
  Tra le voci sdegnate, quella di John Sherrington, vescovo cattolico di Westminster, il quale oggi ha commentato: «Forzare una donna ad avere un aborto contro la sua volontà e quella dei familiari più stretti viola i diritti umani, per non parlare del diritto alla vita del nascituro. È triste e angosciante».

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Il Messaggero