Altre due vittime oggi per le manifestazioni dei gilet gialli in Francia, salgono così a otto i morti dall'inizio delle proteste. E nuovi scontri a Parigi. Una donna...
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Vestite da Marianna, simbolo della Repubblica francese, alcune ragazze - immobili e a seno nudo nonostante il gelo - sono rimaste una buona mezz'ora oggi, impassibili, davanti agli scudi della polizia che bloccava i gilet gialli nel mezzo degli Champs-Elysees. Anche se qualcuno ha inizialmente pensato potesse trattarsi delle Femen, celebri per le loro dimostrazioni di protesta, i media francesi hanno spiegato che si trattava di una performance artistica della franco-lussemburghese Deborah de Robertis, nota per essersi spogliata in diversi musei francesi.
Notizia alla quale si aggiunge quella dei primi scontri nella manifestazione dei gilet gialli a Parigi. Le tensioni si sono create quando gruppi di manifestanti che puntavano all'Eliseo hanno tentato di aggirare il blocco sugli Champs-Elysees passando attraverso strade laterali in direzione del Trocadero. I manifestanti hanno acceso fumogeni e aumentato la pressione, la polizia, che bloccava, ha fatto uso per la prima volta nella giornata di gas lacrimogeni.
Sono 2.000 i manifestanti a Parigi, un migliaio sugli Champs-Elysees mentre si sta completamente riempiendo la place de l'Opera per il previsto sit-in. Cori dei manifestanti contro Emmanuel Macron, che cantano anche la Marsigliese, perfino dopo essere arrivati faccia a faccia con i poliziotti che li hanno bloccati a metà degli Champs-Elysees. All'Opera, i manifestanti che continuano ad affluire dalla vicina gare Saint-Lazare sono completamente circondati da un massiccio schieramento di polizia. Presenti fra l'altro il reparto dei gendarmi a cavallo e un paio di blindati. Sono state 85 le persone identificate a margine della manifestazione, 46 sono stati posti in stato di fermo: questo il nuovo bilancio a metà giornata della Prefettura. I numeri continuano ad essere molto al di sotto di quelli registrati sabato scorso alla stessa ora (oltre 500 identificati e quasi 300 fermi). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero