Jacques Toubon, il cosiddetto 'Défenseur des droits' - un'autorità giuridica indipendente che in Francia veglia al rispetto dei principi fondamentali -...
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Secondo fonti di polizia citate ieri da radio Rtl, sono almeno quattro le persone che hanno perso un occhio e altre due una mano a causa dei proiettili in gomma Lbd da 40 millimetri sparati dagli agenti. Un bilancio contestato dall'associazione 'Désarmons-les', che parla di un totale di 17 manifestanti ridotti in condizioni di disabilità. Senza contare un pompiere in coma farmacologico a Bordeaux. In una lettera inviata agli agenti, il capo della polizia, Eric Morvan, scrive che l'arma anti-sommossa Lbd entrata in servizio al posto del vecchio 'flash-ball' «può rappresentare una risposta adatta per dissuadere o neutralizzare una persona violenta e/o pericolosa».
Ma «chiede» alle forse dell'ordine di «vegliare rigorosamente al rispetto delle condizioni operative» di utilizzo, come gli «intervalli di distanza», il fatto di usare «un solo tipo di munizione», colpire «esclusivamente il torace come anche gli arti superiori od inferiori». Inoltre, prosegue il direttore generale della polizia nella circolare interna rivelata da France 3, «non appena le condizioni operative lo permettono», bisognerebbe che gli agenti si accertino «dello stato di salute della persona e fornire assistenza medica» in caso di necessità.
Già nel 2018, il difensore dei diritti Toubon lanciò l'allarme sulla «pericolosità» e i «rischi sproporzionati» degli Lbd. Su Le Monde, anche un gruppo di personalità della gauche, tra cui Eva Joly (Europe Ecologie Les Verts) e Jean-Luc Mélenchon (La France Insoumise), chiedono il divieto dei nuovi 'flash-ball'. Mentre su Twitter compaiono le foto, a volte impressionanti, dei feriti pubblicate dal giornalista indipendente, David Dufresne. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero