Russia-Giappone, stop ai colloqui sulle isole Curili: «Posizione ostile di Tokyo». Cosa succede nel Pacifico

Russia-Giappone, stop ai colloqui sulle isole Curili: «Posizione ostile di Tokyo». Cosa succede nel Pacifico
Mosca abbandona i colloqui con il Giappone per la «posizione ostile» di Tokyo in relazione al conflitto con l'Ucraina. La Russia ha annunciato l'abbandono dei...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Mosca abbandona i colloqui con il Giappone per la «posizione ostile» di Tokyo in relazione al conflitto con l'Ucraina. La Russia ha annunciato l'abbandono dei negoziati sull'istituzione di attività economiche comuni nelle isole Kurili meridionali. Lo riporta Interfax citando il ministero degli Esteri russo. I due Paesi non hanno mai firmato un trattato di pace dalla Seconda Guerra Mondiale a causa di una disputa territoriale sulle quattro isole meridionali, rivendicate dal Giappone, che ospitano basi militari aeree e navali russe.

Putin ucciso o rimosso? Chi è Alexander Bortnikov, l'ex spia del KGB che l'élite vorrebbe al Cremlino

La disputa sulle isole Curili

Giappone e Russia si contendono quattro isole dell'arcipelago delle Curili, le più meridioali, dalla fine della Seconda guerra mondiale. Le isole sono strategiche sia per l'accesso all'Oceano Pacifico, attraverso il mare di Okhotsk, che per il controllo sugli stretti di fronte a Vladivostok. Ma il loro terreno contiene anche metalli rari come il renio, fondamentale per la tecnologia missilistica russa. Negli ultimi anni erano sempre proseguiti i colloqui per trovare un'intesa, con Giappone e Russia che si sarebbero potuti spartire le isole equamente. Ma ora il tavolo è definitivamente saltato. 

Ucraina, chi è Nikolay Patrushev: l'uomo nell'ombra di Putin che tratta con gli americani

Lo schierarsi del Giappone

L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha fatto accantonare al Giappone una neutralità che durava dalla fine della guerra. Tokyo ha infatti gradualmente aderito alle sanzioni contro la Russia annunciando che avrebbe inviato equipaggiamento non letale a Kiev e annunciato la volontà di ricevere rifugiati per “rispondere alla crisi umanitaria”. Infine il Giappone ha platealmente condannato l'invasione russa dell'Ucraina: «Il messaggio che vogliamo mandare è che non si può cambiare lo status quo in modo unilaterale, men che meno con una guerra», secondo il governo giapponese, che si riferisce anche alla Cina, storica avversaria. 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero