Giappone, popolazione in età lavorativa ai minimi record

Giappone, popolazione in età lavorativa ai minimi record
Non si arresta in Giappone il declino della popolazione in età lavorativa, sprofondando ai minimi record nel 2018, mentre aumenta in particolar modo il numero dei residenti...

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Non si arresta in Giappone il declino della popolazione in età lavorativa, sprofondando ai minimi record nel 2018, mentre aumenta in particolar modo il numero dei residenti stranieri. I dati del ministero degli Affari interni riflettono le ultime decisioni in materia legislativa dell'esecutivo, volte ad incrementare i permessi lavorativi per nazioni determinate, per un numero ben più alto della norma. La popolazione generale è scesa di 263mila unità a quota 126,44 milioni, si tratta dell'ottavo calo annuale consecutivo. Le persone considerate in età lavorativa, tra i 15 e i 64 anni di età sono invece scese a 75,45 milioni, circa il 60% del totale, con un calo di 512mila unità, una percentuale così bassa si era vista solo nel 1950.



GLI STRANIERI
Al contrario, i cittadini stranieri sono cresciuti di 167mila unità a 2,23 milioni, una progressione senza sosta da sei anni a questa parte. Il governo giapponese, che da sempre ha adottato leggi sull'immigrazione molto stringenti, ha dato il via libera al piano di accoglienza con la concessione del permesso per 345.000 cittadini stranieri. Un dato significativo nel Paese del Sol Levante riguarda la presenza di ultra 70enni, che adesso costituiscono il 20,7% della popolazione locale. Il declino è stato documentato ogni anno a partire dal 2008, e secondo l'Istituto nazionale di Statistica, la popolazione potrebbe scendere sotto i 100 milioni di residenti nel 2053. 
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Il Messaggero