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Mezzaluna rossa: ospedale al-Amal di Khan Yunis ha smesso di operare
La Mezzaluna Rossa ha fatto sapere che l'ospedale al-Amal di Khan Yunis, nel sud della Striscia, ha «smesso di operare» dopo che l'Idf ha «evacuato la struttura e bloccato gli ingressi». L'organizzazione palestinese su X ha espresso « disappunto per il fatto che l'ospedale sia stato messo fuori servizio dopo che la comunità internazionale non è riuscita a fornire la protezione necessaria al proprio personale, ai pazienti e agli sfollati». L'esercito israeliano ha più volte spiegato di aver cominciato ad operare nella struttura «sulla base di informazioni precise di intelligence» che indicano la presenza di «terroristi sul posto».
Qatar: i colloqui per la tregua a Gaza sono ancora in corso
Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar Majed al-Ansari ha riferito ai giornalisti che i negoziati per una tregua a Gaza sono ancora in corso, ma non ha fornito ulteriori dettagli. Lo riporta il Times of Israel. Ansari ha respinto le affermazioni israeliane secondo cui la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco avrebbe avuto «un impatto immediato» sui colloqui.
Netanyahu: «Posizione di Hamas prova dei danni dell'Onu»
«La posizione di Hamas dimostra in maniera chiara che non è interessato a continuare le trattative e rappresenta una prova dolorosa dei danni causati dalla decisione del Consiglio di sicurezza», sul cessate il fuoco a Gaza.
Israele ritira la delegazione dalle trattative a Doha
Israele ha ritirato oggi la propria delegazione alle trattative in corso a Doha su Gaza. Lo ha detto la radio pubblica israeliana. La decisione ha seguito la presa di posizione di Hamas che, dopo la risoluzione dell'Onu sul cessate il fuoco a Gaza, la scorsa notte ha informato i mediatori del Qatar e dell'Egitto che non avrebbe abbandonato le proprie richieste sui negoziati, tra cui il ritiro dell'esercito israeliano dalla Striscia.
Media: leader Hamas Haniyeh atteso a Teheran
Missione a Teheran per il leader dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Lo riferisce la tv iraniana Press Tv, secondo cui Haniyeh ha in programma incontri con i vertici della Repubblica islamica.
Blinken: ci sono alternative a invasione a Rafah
Il segretario di stato Antony Blinken ha parlato di Rafah e degli aiuti umanitari a Gaza con il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant. Lo riferisce il Dipartimento di stato, secondo il quale Blinken ha messo in evidenza che esistono alternative all'invasione di Rafah in grado di assicurare la sicurezza di Israele e tutelare i civili palestinesi. Blinken ha assicurato il sostegno americano ad «assicurare la sconfitta di Hamas, incluso a Rafah», ribadendo l'opposizione a una grande operazione a Rafah.
Usa: nessun motivo di pensare a genocidio a Gaza
Gli Stati Uniti non hanno alcun motivo di pensare che Israele ha commesso atti di genocidio a Gaza. Lo afferma un funzionario americano.
Hamas: informati i mediatori, restiamo sulle nostro posizioni
«Il movimento di Hamas ha informato poco fa i mediatori che il movimento si attiene alla sua posizione e visione presentata il 14 marzo perché la risposta dell'occupazione non ha risposto a nessuna delle richieste fondamentali del nostro popolo e della nostra resistenza:un cessate il fuoco completo, il ritiro dalla Striscia di Gaza, il ritorno degli sfollati e un vero scambio di prigionieri» scrive l'organizzazione su Telegram.«Il movimento ribadisce che Netanyahu e il suo governo estremista hanno la piena responsabilità di aver vanificato tutti gli sforzi negoziali e di aver ostacolato il raggiungimento di un accordo fino ad oggi».
Il Messaggero