Gaza, liberi i tre carabinieri assediati da Hamas nella sede Onu della Striscia

Gaza, incubo finito per i tre carabinieri nella sede Onu assediati da Hamas
Si è sbloccata la vicenda dei tre carabinieri italiani rifugiatisi nella sede dell'Onu a Gaza. Sono usciti nella tarda mattinata da Gaza passando dal valico di Erez con...

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Si è sbloccata la vicenda dei tre carabinieri italiani rifugiatisi nella sede dell'Onu a Gaza. Sono usciti nella tarda mattinata da Gaza passando dal valico di Erez con Israele. Lo dicono fonti locali.


Hamas ha tolto l'assedio dopo aver accertato la loro identità di italiani e non di israeliani come sospettato in precedenza. Fonti stampa hanno aggiunto che domani con la riapertura del valico di Eretz con Israele i carabinieri dovrebbero poter uscire da Gaza e fare ritorno a Gerusalemme. Non ci sono al momento conferme ufficiali.


«Le indagini hanno permesso di accertare l'identità dei tre italiani e la sicurezza delle procedure del loro ingresso a Gaza», ha detto il ministero dell'Interno di Hamas confermando così le notizie di uno sblocco della vicenda dei 3 carabinieri del Consolato generale di Gerusalemme. Il ministero ha sottolineato «l'efficace cooperazione» con l'inviato Onu Nikolai Mladenov, dell'Unsco a Gaza, del Consolato generale italiano e dell'ambasciatore del Qatar Mohammed Al Emadi.

Nel comunicato il portavoce del ministero degli Interni di Gaza, Yiad al-Bozum, spiega che lunedì 14 gennaio si è creata la necessità di controllare «un veicolo sospetto che era transitato in un'area in cui si erano verificati spari». Il portavoce precisa che quel veicolo è stato dunque seguito fin quando ha fatto ingresso a Gaza nell'edificio dell'Unsco, una agenzia delle Nazioni Unite. «Dopo che abbiamo compiuto verifiche, è emerso che si trattava di cittadini italiani, entrati peraltro nella Striscia in maniera regolare, e che il loro veicolo non era collegato agli spari», afferma il portavoce. Dopo aver ringraziato quanti hanno partecipato alla soluzione della vicenda - l'emissario dell'Onu Mladenov, il consolato generale italiano e l'ambasciatore del Qatar - il portavoce depreca che sul caso siano state divulgate ieri «notizie esagerate ed anche incorrette».
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Il Messaggero