Gli 007 inglesi si scusano con i gay: «Ingiusto avervi escluso dall'intelligence»

Gli 007 inglesi si scusano con i gay: «Ingiusto avervi escluso dall'intelligence»
Gli 007 del Regno unito si scusano con gay e lesbiche. Fino al 1991, le persone Lgbt non sono state ammesse nei servizi segreti britannici dell'Mi6, e oggi i vertici...

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Gli 007 del Regno unito si scusano con gay e lesbiche. Fino al 1991, le persone Lgbt non sono state ammesse nei servizi segreti britannici dell'Mi6, e oggi i vertici dell'intelligence di Londra hanno formalmente presentato le loro scuse per decenni di discriminazioni contro gli omosessuali. L'argomento con cui veniva giustificata l'esclusione era: motivi di sicurezza. È stato «sbagliato, ingiusto e discriminatorio», ha detto Richard Moore, capo del famoso servizio di spionaggio per l'estero, in un videomessaggio diffuso oggi (nella foto un'immagine del video di Moore). Tale discriminazione, ha aggiunto, ha rovinato le vite di tanti professionisti e negato ad altri la possibilità di servire. Ritenere che gli omosessuali fossero più a rischio di ricatto era una visone «errata», ha detto ancora Moore, sottolineando che le persone Lgbt «non sono una minaccia per la sicurezza nazionale, certo che no». Va detto che in Gran Bretagna i rapporti sessuali fra persone dello stesso sesso sono stati considerati un reato penale fino al 1967. Tuttavia il divieto di entrare nell'intelligence si è protratto ancora più a lungo, fino al 1991 appunto, e quello per le forze armate addirittura fino al 2000. Tra i perseguitati come è noto ci fu anche il genio della matematica Alfred Turing, padre dell'informatica e figura decisiva per la vittoria alleata nella seconda Guerra mondiale (fu lui a decrittare il codice Enigma dei messaggi segreti tedeschi), che per la sua omosessualità venne arrestato nel 1952. Recentemente il ministero della Difesa ha annunciato la restituzione delle medaglie a quanti furono destituiti a causa del loro orientamento sessuale.

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Il Messaggero