Si celebra a partire da questa sera – e fino al tramonto di domani, 21 marzo – la festività ebraica di Purim. La festa ricorda il giorno in cui la regina Ester...
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In particolare il testo ripercorre la vita di Ester, una ragazza orfana, appunto cugina di Mardocheo, che diventa moglie del re Assuero e salva il popolo ebraico dai complotti di Aman. La parola purim significa "sorti", proprio perché il giorno stabilito per la strage era stato estratto a sorte da Aman.
Purim è una delle festività più gioiose della tradizione ebraica: tra i precetti religiosi, ad esempio, c'è la spensieratezza. Il Purim è preceduto da un giorno di digiuno ed è caratterizzato da festeggiamenti: scambi di doni e letture del libro di Ester, ma è anche vicino al carnevale, dato che non è insolito indossare maschere e costumi. Dolci tipici della festività sono gli hamantash, biscotti di pasta sfoglia a forma triangolare, farciti di marmellata.
Intanto, in queste ore, Israele ha chiuso i valichi e i checkpoint a Gaza e in Cisgiordania proprio per la festività. Si farà eccezione, naturalmente, per casi umanitari.
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Il Messaggero