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La vittoria dell'Ucraina all'Eurovision 2022 ha colpito la Russia quasi più delle sconfitte in guerra. Almeno nell'orgoglio. E non sono passate inosservate le parole di Yuliya Vityazeva, giornalista russa che su Telegram ha commentato così l'esito del contest: «Ci vorrebbe un missile nucleare Satan su Torino». La reporter pro-Putin è conosciuta in Italia per i suoi interventi in alcuni famosi talk show. L'esclusione della Russia dalla competizione e la vittoria della Kalush Orchestra (band spinta anche dall'appoggio di Zelensky che ha chiesto aiuto a Mariupol), non è andata giù a Mosca.
Kalush Orchestra, dopo l'Eurovision il cantante torna in Ucraina: «Pronto a combattere»
I commenti dei russi all'Eurovision
Il deputato russo Boris Chernyshov ha scritto su Telegram: «Tutti se lo aspettavano e sapevano in anticipo il risultato. È normale nella cultura dell’annullamento. Perché gli altri artisti non si sono inginocchiati? L’Ucraina è il nuovo Black Lives Matter», le sue parole. Sul sito web del quotidiano AiF, un editoriale del giornalista Vladimir Polupanov, etichetta la competizione come «falsa» e «noiosamente politicizzata». La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha criticato i Kalush Orchestra: «Senza la vittoria dell’Ucraina all’Eurovision il quadro di quanto è accaduto con questo Paese non sarebbe stato completo. Costumi nazionali e strumenti musicali nazionali, due Babe Jaghe (la strega delle favole nei paesi dell’Est, ndr) sulle corde, la break dance e urla su Azovstal. Tutto questo con l’Europa che applaude in piedi. Cali il sipario».
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Il Messaggero