Esfahan, il bunker «Giorno del Giudizio» e la centrale nucleare: perché la città iraniana è stata attaccata da Israele

La città è anche un importante polo per la produzione di missili e droni

Israele ha scelto Esfahan come obiettivo del suo primo attacco diretto su territorio iraniano. Una località non casuale, che riveste un'importanza sia strategica che...

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Israele ha scelto Esfahan come obiettivo del suo primo attacco diretto su territorio iraniano. Una località non casuale, che riveste un'importanza sia strategica che simbolica per il Paese degli ayatollah. Sebbene le notizie siano ancora frammentarie, sappiamo con certezza che l'attacco israeliano ha preso di mira una base militare. Ma a Esfahan sorgono anche il cosiddetto bunker «Giorno del Giudizio» e, a pochi chilometri, il sito nucleare di Natanz.

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Il bunker «Giorno del Giudizio»

Partiamo dal primo. La Base 8, nota come il bunker «Giorno del Giudizio», è il luogo da cui i Pasdaran starebbero coordinando tutte le manovre belliche contro Israele. Sotto centinaia di metri di cemento a Esfahan i generali dell'esercito iraniano avrebbero concepito l'attacco di sabato scorso, la «vendetta» dopo i fatti di Damasco, efficacemente arginata dai sistemi di difesa israeliani. 

Il sito atomico di Natanz

Sempre nella stessa area, a circa un'ora da Esfahan, sorge il sito atomico di Natanz, uno dei più importanti di tutto il programma nucleare iraniano. Questo centro, un impianto di arricchimento dell'uranio, fu già obiettivo di un attacco nel 2021: all'epoca l'Iran accusò Israele di sabotaggio. L'impianto, la cui costruzione iniziò nel 1999, ospita tre piccoli reattori di ricerca forniti dalla Cina, oltre a occuparsi della produzione di carburante e di altre attività per il programma nucleare civile dell'Iran. Nell'attacco odierno, secondo fonti provenienti da ambo le parti, la centrale non è stata presa di mira e non ha subito alcun danno.

Esfahan è anche sede di un'importante base aerea iraniana che ospita la flotta ormai obsoleta di F-14 Tomcat di produzione americana, acquistata dall'Iran prima della rivoluzione islamica del 1979. Alcune ricostruzioni iniziali suggerivano che un impianto radar presso la base potesse essere stato il bersaglio dell'attacco. Altrettanto importanti sono le strutture di produzione di armi nella città e nei dintorni. All'inizio dello scorso anno è stato lanciato un attacco, attribuito a Israele, contro quello che era presumibilmente una fabbrica di armi nella città, che come l'attacco odierno avrebbe coinvolto tre droni.

L'attacco israeliano

Esfahan, nel centro dell'Iran, ospita diverse importanti strutture militari, tra un'importante base aerea e fabbriche legate alla produzione militare iraniana. I primi rapporti dell'agenzia di stampa iraniana Fars parlano di «tre esplosioni» udite nei pressi di Qahjavarestan, vicino all'aeroporto di Esfahan e alla base aerea dell'esercito di Shekari. 

 

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Il Messaggero