Eruzione in Islanda, condivisa la mappa dei vulcani attivi: l'enorme fessura di fuoco e il piano di fuga

Profonde crepe si sono aperte nel terreno e migliaia di cittadini sono stati costretti ad evacuare le proprie case

Dopo settimane di attività sismica, nella serata di lunedì 18 dicembre un vulcano vicino alla penisola di Reykjanes, in Islanda, ha iniziato ad...

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Dopo settimane di attività sismica, nella serata di lunedì 18 dicembre un vulcano vicino alla penisola di Reykjanes, in Islanda, ha iniziato ad eruttare: imponenti getti di lava sono stati sparati in aria mentre un'enorme fessura si apriva nella terra. Una serie di profonde crepe hanno spaccato il terreno e i cittadini della città di Grindavík (circa 4.000 persone) sono stati evacuati. Il Dipartimento della Protezione Civile e della Gestione delle Emergenze islandese ha ora messo a disposizione dei cittadini una mappa dei vulcani islandesi che sembra essere stata diffusa per la prima volta nel 2020, ma che viene ancora citata dall'Iceland Monitor come il piano di emergenza più aggiornato.

Islanda, vulcano erutta vicino a Grindavík dopo settimane di forti attività sismiche

La mappa dei vulcani finlandesi, aree a rischio e vie di fuga 

Come spiegato dal Dipartimento di Protezione Civile, la mappa è stata creata «per informare il settore dell'aviazione sull'attività vulcanica, soprattutto per quanto riguarda le informazioni sui pennacchi di cenere e i probabili risultati». Come si vede, il vulcano nella penisola di Reykjanes - responsabile dell'eruzione - è stato colorato di arancione ad indicare che «il vulcano sta mostrando un'elevata agitazione con una maggiore probabilità di eruzione o, l'eruzione vulcanica è in corso». 

 

 

Le zone ombreggiate mostrano invece le zone chiave, e sono segnalate anche le varie vie di fuga dalla città. Ai residenti è stata data una serie di istruzioni su come avrebbero dovuto lasciare le loro case, come assicurarsi che le finestre fossero chiuse e che l'elettricità fosse interrotta, disponendo inoltre di applicare un adesivo speciale in un punto ben visibile per indicare che la casa era stata evacuata. 

La situazione resta attualmente sotto costante monitoraggio, mentre le autorità sono state costrette a costruire muri protettivi intorno alla centrale geotermica di Svartsengi per proteggerla da possibili colate laviche che potrebbero generare danni incalcolabili alla struttura e all'area circostante. 

 

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Il Messaggero