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CATASTROFE
Osserva il chirurgo Ghassan Abu Sitta: «A meno che non ci sia una tregua, ci sarà una catastrofe sanitaria pubblica in questo ospedale». Le fotografie e i video che vengono diffusi dall'interno della Striscia di Gaza mostrano scenari apocalittici negli ospedali, con centinaia di feriti agonizzanti, molti sono bambini.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha denunciato: l'ordine di Israele di evacuare 22 ospedali con oltre 2.000 pazienti nel nord di Gaza è una «condanna a morte» per malati e feriti. Medici senza frontiere, che gestisce l'ospedale Al Hawda, ha scritto un appello disperato: «Dopo una settimana di bombardamenti da parte dell'esercito israeliano sulla Striscia di Gaza, chiediamo a Israele di dimostrare un minimo di umanità. Non esistono luoghi sicuri a Gaza, al contrario di quanto riportato da Israele. La popolazione intrappolata rimane esposta ai bombardamenti in tutto il territorio, compreso il Sud, dove decine di migliaia di persone si sono rifugiate a seguito dell'ultimatum per l'evacuazione. Siamo preoccupati per coloro che non hanno la possibilità di spostarsi, come i feriti, i malati e il personale medico e che - alla luce delle dichiarazioni delle autorità militari israeliane stanno rischiando la vita». Raccontano dal ministero della Sanità palestinese: «Gli ospedali nella Striscia di Gaza hanno un disperato bisogno di personale medico, letti, farmaci e sale operatorie in questo momento critico. Sono allo stremo. È impossibile evacuare gli ospedali». La Mezzaluna rossa palestinese: «L'ospedale di Al-Quds, con i suoi pazienti e il personale medico, rischia ancora di essere bombardato. Oggi abbiamo ricevuto il terzo avvertimento di evacuare l'ospedale. È imperativo che il mondo agisca per prevenire una catastrofe umanitaria e un massacro».
FALLIMENTO
Da giorni l'organizzazione, equivalente della Croce rossa, sta ripetendo: «Le nostre squadre a Gaza restano, facendo tutto il possibile per salvare vite umane. Chiediamo che tutte le parti rispettino questa legge e mantengano gli operatori sanitari al sicuro». Conclude il rappresentante per gli Affari umanitari dell'Onu, Martin Griffiths: «A Gaza c'è un fallimento dell'umanità».Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero