A dieci giorni dalle elezioni europee, la leader del Rassemblement National Marine Le Pen promette «un exploit storico» e lancia un appello ai francesi affinché...
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Europee: Le Pen, con Salvini costruiremo nuovo gruppo
Lontanissimi dietro, al 14%, Les Républicains guidati da Francois-Xavier Bellamy, furiosi, come i partiti della sinistra, per l'eccessiva polarizzazione della campagna sui due favoriti. Come se il voto del 26 maggio fosse diventato una sorta di terzo turno della sfida Macron- Le Pen nelle presidenziali di due anni fa. «Siamo alla vigilia di un exploit storico», ha avvertito la leader dell'ex Front National galvanizzando le truppe in un'intervista al quotidiano Le Figaro. Quindi l'appello ad «infliggere una pesante sconfitta elettorale» al trionfatore del 2017, con la speranza di riuscire a formare un «super gruppo» a Strasburgo con «l'amico e alleato» Salvini e gli altri sovranisti attesi dopodomani a Milano. Accusando Macron di aver trasformato il voto in una sorta di referendum pro o contro di lui, Le Pen ritiene che dovrà lasciare l'Eliseo in caso di sconfitta.
Ipotesi seccamente respinta dalla cerchia ristretta del presidente. Dopo aver messo la faccia in alcuni manifesti elettorali, il capo dello Stato continua comunque a schierarsi apertamente in favore di En Marche. Questa mattina, rispondendo ai cronisti a margine del Salone Vivatech di Parigi, è tornato a denunciare quei partiti, come il Rassemblement National, che intendono «ritornare alle frontiere nazionali, indebolendo e spaccando il progetto europeo». Ieri sera i capolista delle due formazioni, Nathalie Loiseau (Lrem) e Jordan Bardella (Rn), si sono affrontati in un primo duello su Bfm-Tv: un reciproco scambio di accuse in salsa pro o anti-Ue che comincia ad irritare gli altri partiti. Furiosa per l'eccessiva polarizzazione del dibattito tra i due principali contendenti, la repubblicana Valérie Pecresse insiste sulla necessità di una terza via.
«Non siamo né Le Pen che pretende difendere la Francia indebolendo l'Europa, né Macron che pretende di difendere l'Europa indebolendo la Francia.
Il Messaggero