Sono rientrati in Egitto i resti del giovane scomparso 14 anni fa e ritrovato cadavere a Piacenza

Sono rientrati in Egitto i resti del giovane scomparso 14 anni fa e ritrovato cadavere a Piacenza
Se ne persero le tracce 14 anni fa. Ma Basem Eladham, di Gharbia, Egitto, scomparso il 31 maggio del 2004, era morto probabilmente lo stesso giorno della scomparsa. Il cadavere...

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Se ne persero le tracce 14 anni fa. Ma Basem Eladham, di Gharbia, Egitto, scomparso il 31 maggio del 2004, era morto probabilmente lo stesso giorno della scomparsa. Il cadavere del giovane è stato  ritrovato questa estate durante alcuni lavori nell’ex maneggio di Borgotrebbia, a Piacenza. Basem, era un operaio edile, viveva ad Alseno e all'epoca dei fatti aveva 28 anni.


Il fratello e lo zio avevano subito denunciato la scomparsa, ma non si era più saputo nulla. Giovedì scorso i suoi resti sono ritornati a casa con un volo decollato alle 18 da Milano e arrivato in serata al Cairo. Ad attenderlo all'aeroporto c'era la sua famiglia che non aveva mai smesso di sperare. 
 

Il padre, Abdul Khaliq  Eladham , 76 anni, ha raccontato che il figlio era partito per raggiungere lo zio in Italia per trovare una vita migliore. "Un ragazzo serio, ha sempre lavorato". Qualche anno dopo la sua partenza anche i fratelli Samir e Muhammad lo avevano raggiunto a Piacenza. Poco tempo dopo però è scomparso facendo sprofondare nel dolore i suoi cari. "Io e mia moglie abbiamo sempre vissuto con la speranza che sarebbe ritornato...e invece era già morto".

L'uomo - ha poi aggiunto - di aver ricevuto una chiamata dai funzionari del ministero degli Esteri per chiedere informazioni sul figlio, gli amici che frequentava, le abitudini. L'unica cosa che ormai è diventata un chiodo fisso per l'anziano padre è il fatto che "Basem ha viaggiato con un giovane di Mansoura, stavano sempre insieme, ma dopo la su scomparsa, non si è più trovato. Si sono perse le tracce anche di lui. Forse è proprio da qui che bisognerebbe ripartire per capire cosa è accaduto a mio figlio".


Quel 31 maggio il fratello aveva accompagnato Basem a Fiorenzuola d'Arda per una visita medica; poi il 28enne si era diretto a bordo della sua auto, una Peugeot 205 (mai più ritrovata) a Piacenza, per un incontro di lavoro. Poche ore dopo sempre il fratello aveva provato a contattarlo al cellulare, ma risultava sempre spento. La preoccupazione era cresciuta nei giorni successivi, fin quando aveva deciso di rivolgersi ai carabinieri per la denuncia. Insomma una storia ancora piena di misteri. Gli investigatori dell'Arma del Nucleo Investigativo di Piacenza hanno riaperto il caso senza trascurare nessuna pista, gli inquirenti continuano a indagare sulle cause della morte, non si esclude il delitto.  "Ora vogliamo solo capire cosa è accaduto a nostro figlio...vogliamo una risposta per trovare un po' di pace", dicono i genitori di Basem. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero