Rapite e stuprate politiche dell'opposizione, frase choc del viceministro Zimbabwe scatena il caos

una delle vittime al momento del ritrovamento - Twitter
Il tweet oltraggioso è stato rimosso anche se è costato il posto al viceministro dell'Informazione dello Zimbabwe destituito in poche ore per il commento...

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Il tweet oltraggioso è stato rimosso anche se è costato il posto al viceministro dell'Informazione dello Zimbabwe destituito in poche ore per il commento sessista contro tre donne, esponenti politiche dell'opposizione – del Movement for democratic changement – rapite, segregate per alcune ore, seviziate brutalmente e poi rilasciate in condizioni devastanti. Energy Mutodi aveva commentato con scherno che Jana Mamombe, Netsai Mrova e Cecilia Chimbini - le tre vittime - erano andate ad un appuntamento galante con i loro amanti ma poi tutto aveva preso una brutta piega quando avevano chiesto di essere pagate in valuta straniera per i loro servizietti. Una frase che aveva subito sollevato l'indignazione nazionale e internazionale fino al siluramento di Mutodi.






Le tre attiviste erano state prelevate in un villaggio, mentre erano in un negozio, la scorsa settimana e poi ritrovate in condizioni terribili. L'associazione Women's Academy for Leadership and Political Excellence (Walpe), ha denunciato l'episodio e lo scherno da parte dell'onorevole Mutodi. «E' scioccante e deludente che il viceministro Mutodi possa vedere le donne solo come oggetti sessuali senza capacita' di partecipare ai processi politici. Un affermazione del genere non fa altro che portare avanti la discriminazione che deriva dal patriarcato». Gli avvocati delle tre attiviste torturate e stuprate hanno raccontato a Human Rights la violenza e i particolari nella speranza di arrivare ai responsabili. Sono state trovate in «condizioni terribili, con orrendi segni addosso degli abusi subiti, e una aveva anche difficoltà a camminare e restare in piedi per il dolore». 



Le donne interrogate successivamente hanno aggiunto che dopo essere state prelevate con la scusa un "arresto"  sono state fatte salire a forza su una Toyota nera e degli uomini le hanno condotte lontano, ai margini della foresta e poi violentate. I racconti choccanti di quello che hanno subito sono stati riportati dai giornali locali. 


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Il Messaggero