Donna in coma si sveglia: per i medici era spacciata dopo il davastante urto col carrello delle montagne russe. Voleva recuperare il cellulare

Si sveglia a sorpresa dal coma la donna ritenuta irrecuperabile dopo l'urto con il carrello delle montagne russe: voleva recuperare il cellulare
Per i medici non c'erano troppe speranze di salvare la donna centrata in pieno da un carrello delle montagne russe lanciato a 70 chilometri orari. Shylah Rodden, 26 anni,...

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Per i medici non c'erano troppe speranze di salvare la donna centrata in pieno da un carrello delle montagne russe lanciato a 70 chilometri orari. Shylah Rodden, 26 anni, ha riportato lesioni davastanti al cervello, all'addome, al bacino e alle braccia mentre cercava di recuperare il cellulare alla base delle montagne di russe "Rebel Coaster"  allestite al Royal Melbourne  Show il 25 settembre scorso. Il telefonino le era sfuggito poco prima mentre stava facendo un giro sulla principale attrazione del luna park insieme a un amico: nonostante le misure di sicurezza, la donna ha superato le barriere e si è spinta fin sotto alla zona dove passa il "treno" di carrelli a tutta velocità. Un'imprudenza che sembra impossibile da commettere, ma che invece di tanto in tanto si ripete: anche in Italia non mancano i casi, uno dei più noti risale al 2007 a Ravenna.

 

Si risveglia dal coma

Quando l'equipaggio dell'ambulanza è arrivato si è subito pensato che non ci fosse nulla da fare, invece la 26enne era sopravvissuta nonostante le pesantissime lesioni soprattutto alla testa. I medici del Royal Melbourne Hospital, dopo avere detto ai familiari che da tempo non vedevano una persona in condizioni così critiche, le hanno indotto un coma farmacologico che è stato mantenuto per un mese. Poi le condizioni di Shylah Rodden si sono stabilizzate senza tuttavia uscire dal coma.

Quando i genitori cominciavano a temere il peggio, la chiamata dall'ospedale: «Shylah si è svegliata!». I familiari sono arrivati in pochi minuti all'ospedale per essere accanto alla 26enne le cui condizioni restano comunque preoccupanti: non è più in pericolo di vita, ma bisognerà attendere ancora lunghi mesi prima di capire le conseguenze in particolare delle ferite al cervello.

Nel frattempo le autorità di Melbourne hanno accertato che le misure di sicurezza delle montagne russe erano adeguate.

 

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Il Messaggero