Il tentativo del “diavolo” di prendere la residenza nell’antica città spagnola di Segovia è stata temporaneamente rimandata per protesta degli...
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Il consiglio comunale aveva deciso di commissionare l’opera nella speranza di attirare turisti in uno dei suoi quartieri meno visitati. Ma i residenti non ci stanno e dicono che il diavolo - che sorride e si fa un selfie con lo smartphone - sembra troppo amichevole. L’artista José Antonio Abella, ha raccontato alla Bbc News di essere rimasto sorpreso dalle critiche rivolte alla sua opera. Più di 5.400 persone - poco più del 10% della popolazione della città - hanno firmato una petizione per chiedere la rimozione della scultura.
«Satana dovrebbe essere ripugnante e spregevole - sottolineano gli abitanti - non gentile e seducente come questo diavolo rappresentato anche con un volto buono e senza malizia». Le proteste hanno davvero sorpreso lo scultore, scrittore e medico Abella. «Mi sembra incredibile che le persone siano infuriate per una scultura creata per commemorare una leggenda popolare, insegnata ai bambini Segoviani a scuola». E ha poi aggiunto: «Adoro Segovia, ho vissuto qui per tre decenni, e questa opera era un grazie alla città che mi ha adottato». «Non ho ricevuto alcun tipo di denaro per questa scultura - prosegue l’artista - Non l’ho fatto per i soldi ma come tributo personale a questo luogo. Mi diaspiace davvero tanto per tutto questo». La consigliera comunale Claudia de Santos ha anche definito la campagna “ingiusta e scoraggiante”. Ha anche detto al giornale El Pais che avrebbe cercato di assicurarsi che la scultura resti al suo posto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero