Dazi, Trump punta anche prosecco e pecorino. Nel mirino 11 miliardi di dollari di importazioni dalla Ue

L'amministrazione Trump minaccia nuovi dazi su circa 11 miliardi di dollari di importazioni dall'Europa di beni come elicotteri, motociclette, abbigliamento e prodotti...

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L'amministrazione Trump minaccia nuovi dazi su circa 11 miliardi di dollari di importazioni dall'Europa di beni come elicotteri, motociclette, abbigliamento e prodotti alimentari, anche italiani. Tra questi ultimi ci sono il Pecorino e altri formaggi come Emmental, cheddar, ma anche yogurt, burro, vini frizzanti e non, Prosecco, agrumi, olio d'oliva, marmellata. Sono tutti prodotti che compaiono nella lista preliminare a cui l'amministrazione Trump potrebbe applicare dazi in risposta agli aiuti ad Airbus. È quanto emerge dalla documentazione resa nota dall'amministrazione Usa.


Il volume dei dazi che gli Usa vogliono imporre sui prodotti europei in rappresaglia agli aiuti Ue ad Airbus è «esagerato» e spetta al Wto definirlo, ma in ogni caso l'Ue si prepara a prendere a breve le stesse misure contro gli Usa per gli aiuti americani a Boeing, fanno sapere fonti Ue, sottolineando che Bruxelles ha già avviato i preparativi i base alle regole Wto pur restando «aperta a discutere» con gli Usa ma senza precondizioni. Il caso riguarda la disputa Boeing-Airbus e non le altre discussioni commerciali Ue-Usa.

Gli Stati Uniti minacciano innanzi tutto di attivare dazi su elicotteri e aerei e loro componenti (fusoliere, carrelli d'atterraggio) provenienti da Francia, Germania, Spagna e Regno Unito. Ma nella lista ci sono anche prodotti alimentari e dell'industria tessile, della plastica e della carta provenienti da tutta Europa. Prima di attivare queste misure, gli Stati Uniti attenderanno che il Wto stimi il valore di quelle che vengono definite 'contromisure' rispetto ai sussidi europei a Airbus. Un tema che, insieme a quello degli aiuti dati, secondo l'Ue, da Washington alla Boeing è da 14 anni al centro di un forte contenzioso tra Bruxelles e Washington.


«Questo caso è in discussione da 14 anni ed ora è venuto il tempo di agire», dichiara in una nota il numero uno dell'USTR (United States Trade Representative) Robert Lighthizer. «L'amministrazione si sta preparando a rispondere immediatamente non appena l'arbitrato WTO (Organizzazione mondiale del commercio) pubblicherà le sue valutazioni sul valore delle contromisure Usa. Il nostro obiettivo finale - prosegue - è di raggiungere un accordo con l'Unione Europea per porre fine a tutti i sussidi ai grandi aerei civili vietati dal WTO. Quando l'Ue smetterà di erogare questi sussidi dannosi, i nuovi dazi Usa imposti come risposta saranno cancellati». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero