Covid Gran Bretagna, boom di contagi: 53.135 in 24 ore. Boris Johnson valuta di posticipare il rientro a scuola

La Gran Bretagna alle prese con nuovi preoccupanti picchi di Coronavirus valuta nuove restrizioni e ripensa anche il piano di rientro in classe per le scuole.  ...

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La Gran Bretagna alle prese con nuovi preoccupanti picchi di Coronavirus valuta nuove restrizioni e ripensa anche il piano di rientro in classe per le scuole. 

Sono oltre 53mila i casi di Covid registrati nelle ultime 24 ore (53.135) nel Regno Unito: un nuovo record che polverizza il precedente registrato appena ieri, con oltre 41mila casi. I nuovi decessi sono stati 414, rispetto ai 357 del giorno precedente. Lo riferisce la Bbc. 

Il primo ministro britannico Boris Johnson stasera presiederà la riunione del comitato d'emergenza per la lotta al Covid, il Cobra, alla vigilia della revisione delle restrizioni attualmente in vigore. Circa 24 milioni di persone nella Grande Londra, nel sud-est e nell'est dell'Inghilterra - circa il 43% della popolazione - vivono in un regime di restrizioni di livello 4, equiparabile al lockdown, che domani potrebbe essere esteso ad altre aree.

Il capitolo scuole. Downing Street afferma che sta ancora pianificando un'apertura scaglionata, ma che tutte le misure sono costantemente sottoposte a revisione. Il piano di rientro in classe è in discussione e pare che il governo stia valutando di ritardare il ritorno sui banchi di almeno una settimana. In base a quanto scrive il Daily Mirror, tabloid orientato a sinistra, il 4 gennaio potrebbero rientrare in classe solo gli studenti considerati "vulnerabili" e i figli di "key workers", ovvero lavoratori che svolgono impieghi indispensabili per la società.

La campagna di tamponi nelle scuole, ricorda il Mirror, partirà soltanto l'11 gennaio e per vedere tutti gli studenti di nuovo sui banchi si dovrà attendere almeno fino al 18 gennaio. A chiedere di ritardare il rientro dei ragazzi a scuola sono i sindacati degli insegnanti e anche un nutrito gruppo di esperti. La Gran Bretagna ha posto le lezioni in presenza come una condizione fondamentale della convivenza con il virus. Ma la cosiddetta variante inglese, che si teme sia la responsabile della nuova impennata di casi, ha cambiato le carte in tavola. 

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Il Messaggero