Gran Bretagna, via le restrizioni Covid dal 21 febbraio (e stop all'isolamento per i positivi)

Gran Bretagna, Johnson punta ad eliminare le restrizioni Covid dal 21 febbraio: stop ad isolamento per i positivi
Il primo ministro britannico Boris Johnson ha affermato che presenterà la strategia del governo per convivere con il coronavirus, trattandolo quindi come una endemia e non...

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Il primo ministro britannico Boris Johnson ha affermato che presenterà la strategia del governo per convivere con il coronavirus, trattandolo quindi come una endemia e non più come una pandemia, il 21 febbraio, il primo giorno dopo la fine della pausa delle sedute parlamentari. Johnson punta a eliminare ogni rimanente restrizione anti-Covid vigente in Inghilterra, incluso l'obbligo legale all'isolamento in caso di test positivo, un mese in anticipo rispetto alla data prevista del 24 marzo. Lo ha annunciato oggi, durante il Question Times alla Camera dei Comuni, sottolineando però che deve continuare il «trend incoraggiante» che ha visto un costante calo dei contagi e dei ricoveri in ospedale nelle ultime settimane.

Partygate, Boris Johnson: «Chiedo scusa, ma nessun passo indietro»

Il nodo party gate

L'accelerazione annunciata oggi da Johnson viene vista, in particolare dai suoi critici, come un tentativo di divincolarsi dagli imbarazzi causati dallo scandalo partygate e dalle ricadute politiche sulla sua immagine e credibilità. Ma si basa anche su una tendenza confermata e consolidata, come emerge dagli ultimi dati, che vedono una flessione su base settimanale dei contagi superiore al 20% e delle ospedalizzazioni di oltre il 10%. Un portavoce di Dowing Street ha precisato che l'eliminazione dell'obbligo legale alla quarantena per i positivi prevede logicamente indicazioni (soprattutto per il mondo del lavoro) al fine di evitare di mettere a repentaglio la salute degli altri. «Ovviamente se qualcuno ha l'influenza, noi non raccomandiamo che vada al lavoro, allo stesso modo non raccomandiamo mai a nessuno di andare a lavorare quando ha una malattia infettiva», ha affermato il portavoce. Di fatto il Covid sarà quindi trattato come le altre sindromi influenzali.

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Il Messaggero