«L'Europa sottovalutò i primi segnali di diffusione del Coronavirus». L'accusa arriva dal quotidiano spagnolo El Pais che mette in prima pagina una...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE Corovavirus, Galli: «Le classi sono l'incubatore perfetto per il virus, più rischiose delle palestre»
LEGGI ANCHE Coronavirus, Bernabei: nessun danno dalle riaperture del 4 maggio, ora attenzione ai bambini
El Pais ha potuto leggere il verbale della riunione avvenuta appunto il 18 febbraio tra i delegati del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (ECDC). Al virus furono dedicati solo 20 punti dei 130 inseriti nel documento conclusivo.
«Non ci sono avvertimenti sulla pericolosità del virus, la necessità di provare a vedere se è già in Europa, di procurarsi i mezzi per affrontarlo, di progettare misure», dichiararono i delegati, stabilendo anche che i criteri per sottoporre un soggetto a tampone dovessero essere l'aver viaggiato in tempi recenti a Wuhan o aver avuto contatti con persone che lo avessero fatto. Esclusi quindi i pazienti con sintomi e anche quelli già ricoverati con polmoniti di origine sconosciuta. Appena tre giorni dopo quella riunione verrà scoperto il cosiddetto paziente uno di Codogno.
Il Messaggero