Covid, scoperta nuova variante in India con doppia mutazione: «Potrebbe essere più contagiosa»

Covid, scoperta nuova variante in India con doppia mutazione: «Potrebbe essere più contagiosa»
Una nuova variante con doppia mutazione del coronavirus è stata identificata in India. I ricercatori stanno cercando di capire se può risultare più contagiosa...

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Una nuova variante con doppia mutazione del coronavirus è stata identificata in India. I ricercatori stanno cercando di capire se può risultare più contagiosa o meno vulnerabile all’azione dei vaccini. Il nuovo ceppo virale, a cui non è stato ancora assegnato un nome, ha due mutazioni, denominate E484Q e L452R, che riguardano entrambi la proteina spike, che il germe patogeno usa per penetrare nelle cellule, e che è anche il target primario dei vaccini, che stimolano il sistema immunitario a reagire. 

La nuova variante di coronavirus è stata riscontrata nello stato di Maharashtra, dove si trova la capitale
commerciale di Mumbai. In questa regione, informa il governo indiano, i contagi sono in aumento e la nuova
variante individuata «nel 15-20 per cento dei campioni» potrebbe essere «particolarmente contagiosa». Di qui la necessità di condurre «ulteriori test e il tracciamento dei contagi», mantenendo «l'isolamento dei positivi».

 

 

 

Un ricercatore consultato dal MailOnline sostiene tuttavia che non vi sia nulla che suggerica che si tratti di una “variante ricombinatoria”, che si ottiene quando due ceppi virali si uniscono, rimescolando il proprio codice genetico. Il biologo molecolare dell’Università di Reading, Simon Clarke, sostiene che è più probabile che si tratti di una semplice variante che si è manifestata con due distinte mutazioni, del tipo di quelle osservate in Sudafrica e Brasile. Secondo Clarke, la mutazione E484Q è “meno radicale” di quella denominata  E484K che è stata riscontrata nelle mutazioni brasiliana e sudafricana. Quest’ultima, in particolare, è risultata maggiormente resistente ai vaccini.

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Finora è stata identificata soltanto una versione “ibrida” del coronavirus: si tratta di un ceppo riscontrato negli Usa, che aveva le mutazioni della variante inglese e di un’altra scoperta in California. 

 

In India, su 10.787 campioni da 18 stati, 771 erano riconducibili a nuove varianti, 734 quella inglese, 34 sudafricana e, in un solo caso, quella brasiliana. Nel paese si contano 47.262 casi giornalieri, con 275 morti. I numeri di casi reali potrebbero essere molto maggiori, ma si tratta pur sempre di un Paese con un miliardo e 380 milioni di abitanti.

 

Il virologo indiano Shahid Jameel ha spiegato alla Bbc che «una doppia mutazione in un'area chiave della proteina spike può incrementare il rischio di mortalità e anche permettere al virus di eludere le difese del sistema immunitario». L’India cercherà ora di monitorare ulteriormente questa variante, per capire se rappresenti un rischio maggiore del comune Sars-Cov-2.

 

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Il Messaggero