Coronavirus, nell'Ue niente quarantena. In Spagna zero controlli

In Europa, dove i maggiori Paesi al momento non prevedono l'isolamento per chi torna dalla Cina né hanno bloccato i collegamenti aerei, l'attenzione si sta...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
In Europa, dove i maggiori Paesi al momento non prevedono l'isolamento per chi torna dalla Cina né hanno bloccato i collegamenti aerei, l'attenzione si sta spostando tutta verso l'Italia. Mentre fino a qualche giorno fa si lavorava per la prevenzione seguendo linee guida simili alle nostre ora si comincia a pensare ad un orientamento diverso. Gran Bretagna, Germania e Francia, a differenza dell'Italia, non hanno deciso per la quarantena.

Vengono tenuti sotto controllo medico solo coloro che dichiarano volontariamente di essere stati in Paesi a rischio.

Coronavirus, Cina allenta il blocco e riapre i voli da Wuhan

Angela, morta in ospedale a Crema. Il figlio: «Come è stata infettata?»



Solo dalla fine di gennaio all'aeroporto di Parigi Charles de Gaulle una équipe medica ha iniziato a verificare la temperatura e a dare informazioni a chi arriva dalla Cina. La Germania non ha ancora preso misure drastiche dal momento che i casi certificati sono sedici e un solo mortale. Dice il portavoce del ministero della Salute tedesco: «Abbiamo curato i casi e, al momento, si è riusciti a contenere la diffusione». Il principio si basa sul senso di responsabilità.

IL TEST
In Gran Bretagna raccomandano a tutti i viaggiatori rientrati dalla Cina, Thailandia, Giappone, Corea, Hong Kong, Taiwan, Singapore, Malesia, Macao negli ultimi quattordici giorni, che presentino febbre, tosse e difficoltà respiratoria, di restare in casa e di avvertire i servizi d'emergenza. La Spagna e il Portogallo hanno scelto per i controlli agli scali ma nessun tipo di isolamento nei confronti delle persone che hanno soggiornato nei Paesi considerati a rischio.

I Centri di controllo delle malattie americani hanno dedicato una sezione del loro sito al Covid-19 con aggiornamenti in tempo reale. «Siamo molto coinvolti, siamo consapevoli di quello che sta succedendo. È tutto molto sotto controllo in questo Paese» annuncia il presidente degli Stati Uniti Donald Trump parlando prima di partire per Nuova Delhi del coronavirus.

Le autorità sanitarie americane dicono di essere preparate alla diffusione del contagio: non escludono la possibilità di chiudere scuole, università ed uffici, invitano la popolazione ad evitare viaggi verso l'Asia. Gli Usa hanno, comunque, vietato l'ingresso a coloro che, nelle ultime due settimane, sono stati in Cina ma non a Hong Kong.

    Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero