In risposta all'isteria provocata dal coronavirus, in Francia un numero crescente di cittadini di origini asiatiche denuncia un'ondata di razzismo e discriminazioni legato...
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Coronavirus, diretta. Gli esperti: «Picco tra 7-10 giorni». La Russia chiude i confini con la Cina
Ma i casi di messaggi discriminanti e sfottò contro gli asiatici si moltiplicano soprattutto sui social. Eccone solo alcuni su Twitter: «Scruto i cinesi nel bus così se ce n'è uno che starnutisce mi butto dal finestrino». O ancora: «Ogni volta che incrocio un cinese per strada ho paura di prendere il virus». E non le mancano fake news, come coloro che sostengono che all'origine del propagarsi del virus ci sarebbero le abitudini alimentari dei cinesi. Per contrastare la gogna anti-asiatica, una ragazza ha lanciato l'hashtag #JeNeSUisPasUnVirus. Citata da BFM-TV, la donna che preferisce restare anonima ricorda a tutti - se mai ce ne fosse bisogno - «che un virus non ha nazionalità» e che «il peggior virus di tutti è il razzismo sistematico».
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Il Messaggero