«Sparare a morte» a chiunque crei problemi durante la quarantena nelle Filippine. L'ordine choc del presidente Rodrigo Duterte è stato rivolto alla...
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Coronavirus, caos mascherine: perché la produzione interna non è all'altezza
Coronavirus, diretta: Stati Uniti superano i 5mila morti, quasi un milione di contagi in tutto il mondo. Casi in Amazzonia e Isola di Pasqua
La polizia è intervenuta arrestando una ventina di persone. Le Filippine contano finora oltre 2.300 casi di Covid-19, con 96 morti. Ma si teme che il bilancio reale sia ben più grave, in un Paese in cui il 20 per cento della popolazione vive sotto la soglia di povertà e l'economia sommersa sfama milioni di persone. Osservare la quarantena rischia di diventare una questione di sopravvivenza per molti. Secondo la polizia, oltre 17mila persone sono già state arrestate per aver violato il lockdown, e le carceri sono già tremendamente sovraffollate. Duterte era noto per i suoi metodi sbrigativi già nei suoi due decenni da sindaco di Davao, che ha ripulito dal crimine con esecuzioni sommarie e altri svariati abusi dei diritti umani. Sotto Duterte, le forze di sicurezza filippine hanno inoltre causato migliaia di morti in una brutale «guerra alla droga» lanciata dal presidente nel suo primo anno al governo. Il piglio da uomo forte di Duterte ha comunque garantito al leader di Manila una solida popolarità in patria. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero