Coronavirus, dichiarata l’emergenza in tre stati americani. Trump: dati falsi dall’Oms

Il primo caso isolato di contagio a New York è emerso domenica sera. Mercoledì un'intera famiglia: padre avvocato cinquantenne, moglie, due figli e il vicino di...

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Il primo caso isolato di contagio a New York è emerso domenica sera. Mercoledì un'intera famiglia: padre avvocato cinquantenne, moglie, due figli e il vicino di casa che li aveva portati in ospedale sono risultati positivi. Ieri mattina il sindaco De Blasio ne annunciava altri quattro, tutti di fonte di contagio ignota, ma intanto il software del Cdc di Atlanta attribuiva già alla città 22 casi. La più importante metropoli è entrata nell'occhio del ciclone con considerevole ritardo rispetto a quelle della costa occidentale, e ora il coronavirus è pandemico anche nei 50 stati dell'Unione. Tre hanno dichiarato lo stato d'allerta: Florida, California e Washington; tutti gli altri stanno affrettando i preparativi per l'ondata in arrivo.


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Compagni inevitabile della pandemia, come abbiamo già ben visto in Italia, sono la disinformazione, il panico, e gli errori da parte delle istituzioni. La Cnn ha mostrato ieri una mappa del mondo, e frecce rosse che partono dal nostro Paese in ogni direzione, come ad insinuare che siamo il centro del contagio mondiale. Alla Casa Bianca un Donald Trump ossessionato dal danno personale che potrebbe venirgli dalla crisi in arrivo, e che cerca di minimizzare: «È poco più di un'influenza, io non credo al dato del Who (ovvero l'Organizzazione mondiale della sanità ndr), di un 3,4% di mortalità, c'è chi guarisce mentre sta seduto, o continua ad andare al lavoro». Ognuno degli esperti che lo circondano lo contraddice ad ogni occasione, e il pubblico inizia a sentirsi disorientato.
Anche se lo stesso Trump sta valutando di usare il programma nazionale per i disastri naturali per pagare gli ospedali e i medici che curano i pazienti senza assicurazione sanitaria. E intanto il Congresso ha varato fondi straordinari di 8,3 miliardi e si sa che 3 di essi verranno spesi per accelerare la convalida di un vaccino. Ma intanto la popolazione è confusa. Sul webi troll russi sono già insediati a impersonare esperti americani che diffondono le panzane più assurde, dall'immancabile complotto democratico che avrebbe introdotto il virus per sconfiggere Trump.

Tamponi e kit per il test di positività scarseggiano dovunque e sono totalmente assenti in sei stati. I provvedimenti di quarantena e le chiusure scolastiche sono sporadiche e per ora decise solo da autorità locali, con l'effetto di spaventare chi ne viene a conoscenza a grande distanza. Le compagnie aeree cancellano i voli alla vigilia della stagione della pausa scolastica primaverile, pinnacolo della mobilità in tempi normali.

La borsa di Wall Street sembra avere una sola direzione: il ribasso, nonostante i tagli sui tassi dalla Fed. Il contagio è iniziato a San Francisco e a Seattle, e quest'ultima metropoli è al momento la città più piagata, perché il Covid-19 si è insediato in una casa di riposo dove sono morti sei ospiti e tre dei loro visitatori. I nove decessi sugli 11 in totale e i 170 contagi disegnano un tasso di mortalità spaventoso e falso del 6%. É difficile per un comune mortale orizzontarsi. Le strutture diagnostiche sono in via di allestimento.
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Il Messaggero