Allarme sul clima. A lanciarlo, sulla rivista Bioscience, più di 11mila ricercatori di 153 Paesi, tra cui circa 250 italiani. La Terra è in piena «emergenza...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Greta Thunberg rifiuta 46mila euro per meriti ambientalisti: «Al clima i premi non servono»
Clima, produzione di clementine danneggiata dal caldo anomalo: -30% rispetto al 2018
La dichiarazione di emergenza climatica è basata sull'analisi di 40 anni di dati scientifici. I ricercatori propongono sei misure urgenti per fare fronte ai danni della febbre del pianeta. I primi firmatari della 'dichiarazione di emergenza climaticà sono Thomas Newsome, dell'Università australiana di Sydney, William Ripple e Christopher Wolf, dell'Università statale americana dell'Oregon, Phoebe Barnard, dell'Università sudafricana di Cape Town e William Moomaw, dell'Università americana Tuft.
«È un obbligo morale per noi scienziati lanciare un chiaro allarme all'umanità in presenza di una minaccia catastrofica», scrivono gli esperti. I firmatari puntano, ad esempio, il dito su diversi «segnali dell'attività umana», come la riduzione globale della copertura degli alberi, della crescita delle popolazioni animali o lo scioglimento dei ghiacci. Sei gli obiettivi chiave per gli scienziati: la riforma del settore energetico puntando sulle rinnovabili, la riduzione degli inquinanti, la salvaguardia degli ecosistemi naturali, quella delle popolazioni garantendo più giustizia sociale ed economica, l'ottimizzazione delle risorse alimentari riducendo il consumo di carne, e il passaggio ad una economia 'carbon freè, senza emissioni di carbonio.
«Occorrono - scrivono gli esperti - profonde trasformazioni dei modi in cui le società globali funzionano e interagiscono con gli ecosistemi naturali». Gli scienziati sottolineano anche la presenza di segnali positivi e incoraggianti, come una maggiore consapevolezza dei rischi legati ai mutamenti del clima, soprattutto tra gli studenti e le giovani generazioni. «Molti cittadini stanno chiedendo un cambiamento per sostenere la vita sul nostro Pianeta, la nostra sola casa e - concludono - diverse comunità, Stati e province, città e imprese stanno iniziando a rispondere».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero