Chernobyl, Aiea: «Livello radioattività è tornato normale»

Lo sostiene il capo dell'Aiea, Rafael Grossi, in occasione della visita all'area della centrale nel giorno dell'anniversario della tragedia del 1986

Chernobyl, livello radoattivià «anormale»: l'allarme nel giorno del 36esimo anniversario del disastro nucleare
Il livello di radiazioni dalla centrale nucleare di Chernobyl è tornato a livelli «normali». Lo ha detto il capo dell'Agenzia internazionale per...

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Il livello di radiazioni dalla centrale nucleare di Chernobyl è tornato a livelli «normali». Lo ha detto il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica Rafael Grossi visitando la centrale nell'anniversario del disastro nucleare dell'86. «Ci sono stati dei momenti in cui i livelli sono saliti a causa dei movimenti di equipaggiamenti pesanti delle forze russe» quando hanno occupato la centrale e quando si sono ritirate, ha spiegato Grossi ai giornalisti secondo quanto riferisce l'agenzia France Presse, rettificando una precedente notizia nella quale si parlava di un livello di radioattività tuttora «anormale».

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Ue: «Forte preoccupazione per Chernobyl»

«Nell'anniversario dell'incidente di Chernobyl del 1986, ribadiamo la nostra massima preoccupazione per i rischi per la sicurezza nucleare provocati dalle recenti azioni della Russia nell'area dell'impianto». È quanto hanno affermato l'Alto rappresentante per la Politica Estera Ue, Josep Borrell e la commissaria per l'Energia, Kadri Simon, in una dichiarazione congiunta in cui si torna a condannare la Russia per aver attaccato ed occupato illegalmente installazioni nucleari ucraine all'inizio dell'invasione lo scorso febbraio.

«L'occupazione illegale e l'interruzione delle normali operazioni, come il blocco della rotazione del persone, ha minato la sicurezza delle operazioni negli impianti nucleari in Ucraina, aumentando in modo significativo il rischio di incidenti» e «mettendo a rischio la sicurezza nucleare nel nostro continente», prosegue la dichiarazione in cui si torna a «chiedere a Mosca di restituire alle autorità ucraine il controllo dell'area di Zaporizhzhia», dove si trova la centrale nucleare più grande di Europa, e di «astenersi da altre azioni contro istallazioni nucleari».

«Noi riaffermiamo il nostro impegno per i massimi standard di sicurezza nucleare e salvaguardia e sosteniamo gli sforzi dell'Aiea per fornire assistenza, su richiesta del governo ucraino - concludono - chiediamo alla comunità internazionale di avviare una riflessione immediata su come migliorare gli strumenti esistenti per proteggere i siti nucleari in contesti di guerra».

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Il Messaggero