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Non entrate in quella casa. Anzi, provate ad entrare se ci riuscite. Un’impresa degna di un romanzo. La suggestione da thriller con sfumature horror è immediata nei confronti dello strano caso della casa “più solitaria del mondo”. Una mini villetta-cottage incastonata su un’isola amena al largo dell’Islanda, misteriosamente vuota da oltre cento anni. Chi l’ha costruita? Chi l’ha abitata? Perché è lì...Chissà Agatha Christie quali trame ne avrebbe evocato, per non parlare delle presenze inquietanti che vi avrebbe ambientato Stephen King. Fatto sta che la teoria più in voga, tra le varie elaborate nel corso degli anni, è che la casa solitaria sia stata costruita da un miliardario come base sicura in caso di un’apocalisse zombie.
LA LOCATION
Siamo sull’isola di Elliðaey, un terreno di 110 acri, un appezzamento di terreno deserto e di difficile accesso situato al largo della costa meridionale rurale dell’Islanda.
L'isola a forma di barca nel centro di Roma: se la osservi noterai anche la poppa e la prua
LE TEORIE
Le teorie si rincorrono. Forse un eremita religioso potrebbe vivere lì. Forse il governo islandese ha regalato l’isola alla cantautrice Bjork. Forse un rifugio in attesa di un fenomeno da Walking Dead...La curiosità è tanta da aver innescato l’attenzione mediatica. The Mirror rivela che «un lodge come questo situato su un’isola remota non dispone di elettricità, acqua corrente o impianti idraulici interni. Dispone però di una sauna alimentata da un sistema naturale di raccolta dell’acqua piovana». Il mistero in parte è stato svelato.
LA PROPRIETA'
La proprietà fu infatti costruita dall’Associazione di caccia Elliðaey che negli anni ‘50la voleva usare come base per cacciare gli stormi di pulcinelle di mare, noti per banchettare con l’abbondante offerta di pesce nelle acque ghiacciate sottostanti. Ma come raggiungerla? Qui viene il bello. Complicatissimo. «Il viaggio verso quest’isola è caratterizzato da temperature gelide e onde che possono a volte essere estremamente terrificante».
COME RAGGIUNGERLA
Secondo The Travel: «Anche se il viaggio in sé può essere spaventoso e scomodo, raggiungere l’isola è ancora più terrificante. Bisogna saltare dalla barca o dalla nave su un lato ripido dell’isola e tenere una corda attaccata all’isola. Se così non fosse fatto correttamente, è inevitabile una caduta nell’acqua gelata. Dopo aver saltato con successo e aggrappandosi alla corda, è necessario risalire questa parte ripida fino alla cima dell’isola con l’aiuto della corda».
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