Gran Bretagna, il padrone ha un attacco epilettico: il cane lo trascina sotto il letto e lo uccide a morsi

Prima l’attacco epilettico. Poi i morsi del suo cane che non ha permesso a nessuno di avvicinarlo. È morto così Jonathan Halstead, 35enne di Oldham, in...

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Prima l’attacco epilettico. Poi i morsi del suo cane che non ha permesso a nessuno di avvicinarlo. È morto così Jonathan Halstead, 35enne di Oldham, in Inghilterra, sbranato dal cane Bronson mentre era in preda a un attacco epilettico. La tragedia è avvenuta a gennaio, ma solo adesso un medico ha stabilito la causa della morte di Halstead: l’uomo si sarebbe potuto salvare, ma il suo cane lo ha sbranato, comportandosi in modo aggressivo contro chiunque cercasse di salvarlo.


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In tribunale la verità non lascia alcun dubbio: l'incrocio tra il Staffordshire Bull Terrier e il Bull Mastiff ha causato gravi ferite al collo a Halstead, prima di trascinarlo sotto il letto e reagire in modo aggressivo. L’uomo è morto prima che potesse essere portato in ospedale. Suo padre Stephen ha detto al Rochdale Coroner's Court di non credere che Bronson volesse fare del male al figlio. 
 
Ricordando la tragedia del 29 gennaio, Stephen ha detto: «Ero nella mia stanza a vestirmi e ho sentito un tremendo botto. Il mio primo pensiero è stato che Jonathan avesse avuto un attacco epilettico, ma ho capito subito che c'era qualcosa di diverso. Era assolutamente immobile sul pavimento. Di solito, se Jonathan aveva un attacco, Bronson abbaiava e cercava di farlo reagire. Ma in questo caso il cane sembrava fuori controllo e ha trascinato Jonathan sotto il letto. Non credo volesse fagli del male, ma non sono riuscito a convincere Bronson a venire via perché voleva restare con Jonathan. Ho chiamato un’ambulanza e ho provato a rientrare nella stanza, ma il cane era aggressivo. Non ha nemmeno fatto intervenire i medici, che sono stati costretti a chiamare gli agenti, i quali sono stati anch'essi aggrediti da Bronson». Per poter intervenire un agente è stato costretto a sparare al cane ucccidendolo sul colpo.
 
Il patologo Sami Titi ha confermato che la causa della morte di Jonathan è stata una grave lesione al collo e diversi morsi dati dal cane: «Molto probabilmente Jonathan ha avuto delle convulsioni che hanno portato il cane ad agitarsi e ad attaccarlo, provocandogli ferite mortali. Il cane aveva mostrato in precedenza un comportamento ansioso quando Jonathan aveva attacchi epilettici. Comunque non è plausibile che Jonathan sia morto per l’epilessia».
 

Jonathan soffriva di epilessia da quando aveva 11 anni e aveva adottato Bronson quando era un cucciolo nel 2013. In precedenza l’uomo aveva avuto un altro cane più piccolo, Sasha, che era stato sottoposto a eutanasia nel 2018 dopo essere stato aggredito da Bronson. All’epoca la polizia non ritenne che il cane rappresentasse un pericolo per la sicurezza pubblica. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero