«Sventata bomba contro i nazi», arrestato veterano di guerra convertitosi all'Islam

Torna in America la paura di una spirale terroristica domestica, nella crescente contrapposizione tra suprematisti bianchi e minoranze. Alla vigilia dell'attacco contro una...

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Torna in America la paura di una spirale terroristica domestica, nella crescente contrapposizione tra suprematisti bianchi e minoranze. Alla vigilia dell'attacco contro una sinagoga di San Diego, dove un giovane suprematista ha ucciso una persona ferendone altre tre, l'Fbi ha arrestato un veterano americano della guerra in Afghanistan accusandolo di voler mettere una bomba ad un raduno nazi vicino a Los Angeles per vendicarsi degli attacchi in marzo contro due moschee in Nuova Zelanda, anch'essi commessi da un suprematista bianco. Nel mirino anche ebrei, poliziotti e chiese. Lo hanno reso noto oggi gli investigatori. Si tratta di Mark Steven Domingo, 26 anni, che non solo ha rivendicato la sua fede nell'Islam, a cui si era convertito recentemente, il suo sostegno ai militanti jihadisti e all'Isis, ma ha anche affermato che voleva diventare un martire della sua fede.


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L'Fbi lo ha scoperto grazie ai suoi post online e all'uso di agenti sotto copertura. Secondo l'inchiesta, l'uomo avrebbe tentato di procurarsi una bomba artigianale per farla esplodere durante una manifestazione di nazionalisti di estrema destra a Long Beach, prevista per domenica scorsa ma poi saltata.

Le manette sono scattate dopo che Domingo ha ricevuto da un agente sotto copertura quella che credeva essere una bomba. In realtà era un ordigno pieno di materiale inerte. Nei giorni precedenti il giovane aveva acquistato centinaia di chiodi per rendere più letale la bomba e li aveva consegnati ad un presunto complice, che invece era un altro membro delle forze dell'ordine.

«Questa indagine è riuscita a impedire una minaccia molto seria rappresentata da un soldato addestrato al combattimento che aveva ripetuto varie volte di voler causare il più grande numero di vittime possibili», ha spiegato il procuratore federale della California centrale Nick Hanna. «Abbiamo sventato un potenziale attentato terroristico», gli ha fatto eco Paul Delacourt, uno dei dirigenti dell'Fbi a Los Angeles.


Il 2 marzo Domingo aveva postato un video in cui rivendicava la sua fede musulmana. Il giorno dopo aveva ammonito che «l'America ha bisogno di un'altra Las Vegas per farle gustare il terrore che diffonde allegramente in tutto il mondo», un' allusione alla sparatoria in cui rimasero uccise 58 persone nell'ottobre del 2017. Ma a far rizzare le antenne all'Fbi è stato il post scritto dopo gli attacchi alle due moschee neozelandesi: «devono esserci delle rappresaglie».
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Il Messaggero