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Oltre 30 piscine pubbliche verranno chiuse in Francia a causa dell'aumento delle bollette. L'annuncio è stato dato questa mattina da Vert Marine l'ente pubblico che gestisce motissime piscine su tutto il territotio nazionale. Limoges, Granville o Versailles, Montauban, Rivesaltes e Nîmes sono alcune delle città dove l'azienda si è vista costretta a chiudere le proprie piscine. L'impresa francese, in un anno avrebbe visto aumentare la bolletta energetica da «15 a 100 milioni di euro»
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Sui proprio canali social, la compagnia ha pubblicato le ragioni di tale decisione, oltre all'elenco delle strutture che saranno costrette a interrompere i servizi ai cittadini. Come riporta Le Parisien il comunicato dell'azienda recita: «L'aumento del costo dell'energia (…) non ci consente più di gestire le attrezzature in modo economicamente equilibrato e socialmente sostenibile», continua «se questo aumento avesse un impatto sui servizi che offriamo al pubblico, questi aumenterebbero del triplo. È impensabile!». Vert Marine nel suo comunicato sul caro bollette ha voluto fare appello «alle autorità locali e governative affinché prendano le decisioni necessarie per tornare a costi energetici sopportabili e per consentire l'assunzione di obblighi di servizio pubblico». L'azienda oggi ha 2.000 dipendenti, molti di loro rischiano il posto.
Tuttavia, Vert Marine non è l'unica azienda ad aver preso questa drastica decisione. Altre strutture sono state costrette a trovare sbocchi per poter affrontare il problema dell'aumento dei prezzi. A Parigi, il municipio ha scelto di rinnovare alcune delle strutture cittadine che consumano grandi quantità di energia avviando lavori di riqualificazione energetica, riguardanti il sistema di filtraggio dell'acqua o il sistema d'illuminazione. L'obiettivo è ridurre i consumi tra il 30 e il 35%.
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Il Messaggero