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Sostituirà il veterano “E-3 Sentry Awacs” (Airborne Warning and Control) e svolgerà i compiti operativi essenziali dei comandi strategici. La Nato ha annunciato ieri che il “Boeing E-7 Wedgetail” sarà il nuovo velivolo di allarme rapido e controllo (Aew&C) e sostituirà l'iconica “sentinella” dell'Alleanza atlantica che sorveglia da oltre 30 anni i cieli di Europa e Stati Uniti: la produzione dovrebbe iniziare nei prossimi anni e il primo aereo radar dovrebbe essere operativo nel 2031. L'acquisizione è una delle più grandi nella storia della Nato ed è stata approvata nel mese di novembre da un consorzio formato da Belgio, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Romania e Stati Uniti.
Il Boeing E-7 come nuovo aereo radar
Il Boeing E-7 è un Boeing modificato dotato di un potente radar a lungo raggio e sensori passivi in grado di rilevare e gestire obiettivi in aria e superficie su grandi distanze. Le informazioni raccolte dagli Awacs possono essere trasmesse direttamente dall’aeromobile ad altri utenti e comandi a terra, in mare o in volo. «Gli aerei per la sorveglianza e controllo sono cruciali per la difesa collettiva della Nato e accolgo con favore l’impegno degli alleati a investire in capacità di alto livello», ha dichiarato il segretario generale dell'Alleanza, Jens Stoltenberg. «Mettendo insieme le risorse, gli alleati possono acquistare e gestire collettivamente importanti asset che sarebbero troppo costosi da acquistare per i singoli Paesi. Questo investimento in tecnologie all’avanguardia mostra la forza della cooperazione transatlantica in materia di difesa mentre continuiamo ad adattarci ad un mondo sempre più instabile».
Boeing E-7A, le caratteristiche: perché è così importante per la sicurezza
L’E-7A Wedgetail è in grado di tenere traccia di più minacce aeree e marittime contemporaneamente con una copertura a 360 gradi tramite il sensore Mesa (Electronically Scanned Array) multiruolo, un avanzato radar a scansione elettronica. «Il Mesa - spiegano gli esperti militari - fornisce la consapevolezza della situazione in tutti i domini per rilevare ed identificare obiettivi avversari a lungo raggio con la capacità di adattarsi dinamicamente alle situazioni tattiche». L’aeromobile è in grado di tracciare e identificare velivoli potenzialmente ostili che operano a bassa quota e può tracciare e identificare contemporaneamente contatti aerei, terrestri e marittimi oltre a fornire supporto di coordinamento alle forze alleate. «In circostanze normali - si legge su Aviation Report - l’aeromobile può operare per circa otto ore (e più a lungo con rifornimento aria-aria) a 30.000 piedi (9.150 metri). L’E-7A Wedgetail per la Nato fornirà un nodo di comando e controllo completamente integrato, collaudato e flessibile». L’architettura dei sistemi aperti dell’E-7 e il design aperto del software consentiranno alle capacità del velivolo di evolversi per restare al passo con le minacce future. «L’E-7 è una piattaforma collaudata», aveva spiegato il vicepresidente e direttore generale del programma E-7, Stu Voboril. «È l’unico velivolo avanzato in grado di soddisfare i requisiti di preallarme e controllo aviotrasportati per l’aeronautica militare americana, consentendo al contempo l’integrazione all’interno della forza congiunta». Questi aerei sono in grado di supportare una vasta gamma di missioni, tra cui polizia aerea, gestione e guida caccia, controllo dello spazio aereo, antiterrorismo, ricerca e salvataggio, risposta alle crisi e operazioni marittime.
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Il Messaggero