Boeing cinese caduto, l'ex comandante: «Una picchiata anomala, se i motori funzionavano la planata era possibile»

Boeing cinese caduto, il pilota: «Una picchiata anomala, se i motori funzionavano la planata era possibile»
«Quella picchiata è oggettivamente impressionante, oltre che anomala», dice Gianni Lanza, 60 anni, romano, ex comandante sugli Airbus 320 ed istruttore di volo....

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«Quella picchiata è oggettivamente impressionante, oltre che anomala», dice Gianni Lanza, 60 anni, romano, ex comandante sugli Airbus 320 ed istruttore di volo.


Che cosa può averla causata?
«In attesa del recupero delle scatole nere, possiamo solo essere prudenti e fare ipotesi - dice il dirigente degli aeroporti calabresi - L'aereo si trovava in una fase tranquilla del volo ed era ormai prossimo all'inizio della fase di discesa. Non risultano, per ora, mayday, la visibilità era buona, il carburante c'era. Può essersi allora guastato, senza alcun preallarme nonostante la ridondanza dei sistemi di allerta, qualcosa di importante dei comandi: un'avaria che ha reso del tutto ingovernabile l'aeromobile. Sarebbe un caso discretamente raro. Inoltre, con i motori che funzionano ancora, la traiettoria di caduta non sarebbe così drastica, non raggiungerebbe quella velocità spaventosa. Basta un solo motore per volare e senza entrambi si può planare».

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Oppure?
«L'errore dei piloti: a quella quota la velocità di stallo è vicina a quella di crociera. L'aereo perde portanza e fila verso terra. Però a quasi 9mila metri, in condizioni normali, resta il tempo di richiamare recuperando l'assetto. E anche in questo caso vi sono sistemi che avvisano i piloti del pericolo in arrivo: possibile che entrambi non se ne siano accorti?».


Depressurizzazione della cabina che fa svenire o uccide tutti?
«È capitato, ma ancora: con i motori funzionanti non si finisce subito in picchiata. L'aereo semmai scende di quota e si stabilizza volando fino a quando c'è carburante».


Un cedimento strutturale?
«Mah, l'aereo era in pratica nuovo. E anche se - ipotesi veramente al limite - avesse perso tutta la coda, non sarebbe caduto come una pietra, senza nemmeno entrare in vite. L'inchiesta ricostruirà tutte le fasi delle manutenzioni periodiche che prevedono anche l'uso degli ultrasuoni per evidenziare eventuali incrinature nel metallo. Si cercherà di capire se di recente magari un atterraggio duro possa aver causato qualche danno. Da qualche anno poi, le indagini prendono in esame anche la vita privata dei piloti».


Arriviamo alla possibilità più angosciante?


«È quella picchiata senza appello che fa pensare anche a un gesto deliberato del pilota che punta il muso verso terra. Epperò il collega dov'era? Non ha tentato di fermarlo? Era stato forse messo fuori uso? Nel caso della Germanwings nel 2015 il vicecomandante suicida riuscì a chiudersi nella cabina. Sarebbe interessante sapere se quell'aereo fosse dotato del costoso sistema di trasmissione in diretta a terra dei dati del volo che vengono registrati dalle scatole nere». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero