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Birmania, è caos nella nazione del Sudest asiatico. Sarebbero più di 90 le persone uccise oggi nel Paese, in una repressione delle proteste contro il golpe militare sempre più sanguinosa, nel giorno in cui l'esercito celebrava la Giornata delle Forze Armate. Lo riferisce il Guardian, citando notizie dirette di testimoni sul posto. «Oggi è un giorno di vergogna per le forze armate», ha detto a un forum online il dottor Sasa, portavoce del CRPH, un gruppo anti-giunta costituito da legislatori deposti.
La repressione
Ci sarebbe anche un bambino di 5 anni tra i 64 morti di oggi in Birmania e un bambino di un anno sarebbe stato colpito a un occhio da un proiettile di gomma. Lo riferisce il portale di notizie Myanmar Now, ripreso dal Guardian. Le vittime totali della repressione seguita alla protesta potrebbero oggi raggiungere quota 400, in una delle giornate più sanguinose tra quelle seguite al colpo di Stato del primo febbraio. Tra i morti di oggi anche un giovane calciatore locale di una squadra under 21.
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Il Messaggero