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Joe Biden ha ammesso che se non ci fosse Donald Trump forse non correrebbe per il 2024. «Non so me mi ricandiderei», ha detto parlando ad un evento di raccolta fondi a Boston.
Interessi diversi/Il mondo (dis)unito in difesa del clima
«Non possiamo lasciarlo vincere», ha detto ancora Biden parlando di Trump. Il presidente 81enne ha ribadito che il tycoon rappresenta un forte rischio per la democrazia americana.
Biden e la ricandidatura
Intanto il sostegno incondizionato ad Israele nella guerra a Gaza e il rifiuto di premere sul governo di Benyamin Netanyahu per un cessate il fuoco permanente stanno costando a Biden il sostegno degli araboamericani e potrebbero rivelarsi fatali nelle presidenziali del prossimo anno, soprattutto negli Stati in bilico.
I sondaggi
Eppure, gli ultimi sondaggi lo danno in caduta libera, da una larga maggioranza ad un 17% scarso che potrebbe ulteriormente scendere se, come pare, la linea dell'amministrazione sul Medio Oriente resterà quella di questi mesi. I musulmani americani non si aspettano da un eventuale vittoria di Donald Trump un migliore trattamento nei loro confronti o verso le loro cause, tuttavia ritengono che negare il voto a Biden, in questo momento, sia l'unico mezzo a loro disposizione per influenzare la politica americana. Jaylani Hussein, direttore del Council on American-Islamic Relations del Minnesota, ha spiegato all'Associated Press come la riluttanza del commander-in-chief a chiedere un cessate il fuoco a Israele abbia danneggiato «irreparabilmente» il suo rapporto con la comunità americano-musulmana.
«Non siamo impotenti, anzi. Abbiamo soldi e soprattutto abbiamo anche il voto e lo useremo per salvare questa nazione da se stessa», ha attaccato Hussein. «A Gaza stiamo assistendo ad una tragedia dietro l'altra, famiglie e bambini spazzati via con i soldi dei contribuenti americani», ha affermato il leader musulmano sottolineando che «la rabbia della comunità araboamericana è oltre ogni immaginazione. E quello che ci rende ancora più arrabbiati è che la maggior parte di noi ha votato per Biden». Resta da vedere se gli elettori musulmani si rivolteranno contro il presidente democratico in massa il prossimo novembre, ma anche solo piccole defezioni potrebbero fare la differenza negli Stati conquistati con margini ristretti nel 2020.
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